– La richiesta di contributo, il progetto descrittivo, il piano economico (contenuti nel formulario allegato all’avviso n. 2/2016) devono essere compilati ed inviati al ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione dal ministero all’indirizzo: www.direttiva266.it, entro le ore 15:00 del 7 dicembre 2016;
– Le organizzazioni di volontariato che non siano già registrate sulla piattaforma informatica potranno effettuare la registrazione entro le ore 12:00 della giornata di oggi;
– La piattaforma informatica dedicata alla presentazione dei progetti sarà attiva a partire dalle ore 12:00 del 22 novembre 2016 per consentire il necessario aggiornamento tecnico;
– Le richieste di contributo possono essere presentate esclusivamente, a pena di inammissibilità, da organizzazioni di volontariato che, alla data di adozione della direttiva (10 novembre 2016) risultino: legalmente costituite da almeno due anni; regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato, di cui all’articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266 e alle leggi e delibere regionali e provinciali attuative della predetta legge-quadro. Il requisito dell’iscrizione ai predetti registri deve essere comprovato, a pena di decadenza dal contributo, per l’intero periodo di realizzazione del progetto approvato.
Le novità dell’Avviso 2016.
Le principali novità contenute nella direttiva riguardano la presentazione di iniziative e progetti contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, in attuazione a quanto previsto dal Protocollo sperimentale “Cura – Legalità – Uscita dal ghetto” sottoscritto in data 27 maggio 2016 e l’inserimento nei criteri di valutazione del rapporto quantitativo tra il personale retribuito coinvolto nel progetto e quello volontario e la rilevanza qualitativa dell’attività dei volontari coinvolti nelle attività del progetto. Il costo complessivo per ogni progetto è stato invece elevato euro 40 mila euro, di cui il 10% è a carico dell’organizzazione di volontariato proponente, mentre è stato innalzato a 60/100 il punteggio minimo che i progetti dovranno conseguire per risultare ammissibili al contributo (nei limiti delle risorse complessivamente disponibili).
Continuità con il passato.
Ciò che rimane invariato riguarda i progetti sperimentali e innovativi proposti, che potranno prevedere il coinvolgimento attivo dei soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di utilità sociale, in attuazione della misura sperimentale #diamociunamano. C’è ancora la possibilità per le organizzazioni di volontariato richiedenti il contributo di inserire come quota parte a loro carico (pari al 10% del costo complessivo del progetto) “la valorizzazione delle attività di volontariato”, che non costituiscono un costo, ma la stima figurativa del corrispondente costo reale che può essere soggetta solo ed esclusivamente a valorizzazione relazionale di tipo quali-quantitativo.
Le organizzazioni di volontariato interessate, fino a 6 giorni prima della scadenza del termine per l’invio delle proposte, potranno formulare quesiti esclusivamente all’indirizzo: direttiva266@lavoro.gov.it riportando come oggetto: “Avviso n. 2/2016 quesito 266/1991″. Non saranno prese in considerazione email di provenienza incerta, che riportino un oggetto diverso da quello indicato ovvero che contengano quesiti relativi al merito delle attività progettuali e del piano economico.