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Messina – Taormina e il prossimo G7, presto partiranno i cantieri

Massimo Mobilia

Messina – Taormina e il prossimo G7, presto partiranno i cantieri

mercoledì 23 Novembre 2016

Il mega vertice è ormai confermato per il 26 e 27 maggio 2017, in una città che si preannuncia blindata. Precedenza alla riqualificazione del Palacongressi e di due piste di atterraggio

TAORMINA (ME) – Si prospetta un Babbo Natale ricco di sorprese quest’anno per i cittadini taorminesi, che molto probabilmente troveranno sotto l’albero i cantieri per il prossimo G7. Dopo gli ultimi incontri avuti dal sindaco, Eligio Giardina, con i vertici delle Forze dell’ordine a Messina e il Capo delegazione rappresentante del Governo, il ministro plenipotenziario Alessandro Modiano, è stato stabilito infatti che non debbano passare più di quaranta giorni per far partire i lavori. Il mega vertice è ormai confermato per il 26 e 27 maggio 2017, in una città che si preannuncia super blindata per accogliere Donald Trump e gli altri Capi di Stato.
Una città che però, lo abbiamo evidenziato più volte, ha bisogno di infrastrutture che sono essenziali alla riuscita logistica del G7, come un centro congressi funzionante e l’elipista per far atterrare i grandi della Terra.
I soldi verranno dal Governo, anche perché Taormina presenta debiti per 40 milioni di euro allo studio della Corte dei Conti, e il premier Renzi ha già detto che gli stanziamenti non pagheranno il deficit economico della città. Difatti, rispetto alla “lista della spesa” che il Sindaco e la sua giunta avevano presentato a Palazzo Chigi, nella Legge di Stabilità attualmente in corso di approvazione in Parlamento, sono stati stanziati 45 milioni di euro per il G7 italiano, di cui però soltanto 15 milioni da spendere a Taormina. Il cerchio delle infrastrutture da fare si è così ristretto a due piste per l’atterraggio degli elicotteri e alla riqualificazione del Palacongressi, con il nuovo manto stradale della piazza antistante e della via che conduce al Teatro Antico.
 
Rimane in dubbio il finanziamento per la messa in sicurezza del giardino pubblico, attualmente in parte franato. Discorso a parte invece per i lavori dell’autostrada Messina-Catania, bloccata da una frana in prossimità di Letojanni: quì il Governo cercherà di vedersela direttamente con il Cas e la Regione siciliana.
Ammesso che i lavori possano iniziare a gennaio, basteranno quattro mesi per fare tutto? C’è ancora speranza, ma bisognerà al più presto nominare anche un commissario straordinario che possa sovrintendere tutto e derogare gli intoppi della “anormale” burocrazia italiana. D’altro canto il Governo ha da poco chiuso il bando pubblicato tramite Consip volto “all’erogazione dei servizi di progettazione, organizzazione, allestimento e gestione chiavi in mano del G7,  e di tutti gli altri eventi tecnico/politici connessi, nonché alla gestione delle attività di registrazione, accreditamento e controllo accessi agli eventi”. Un bando del valore di 25,3 milioni di euro suddivisi in quattro lotti.
 
In quei giorni si terranno infatti almeno una cinquantina di incontri collaterali tra gli addetti ai lavori e, oltre alle delegazioni dei sette Stati membri (non è esclusa anche la partecipazione della Russia di Putin dopo la recente vittoria di Trump in America), sono attese altre 35 delegazioni estere con 2 mila addetti al seguito, più un migliaio di membri dello staff italiano, e circa 3 mila giornalisti.
Insomma una situazione non facile da gestire che renderà il centro storico, almeno per quattro giorni, accessibile soltanto a residenti e autorizzati. Niente turisti dunque, ma alberghi che saranno quasi interamente ostaggio delle delegazioni (i cinque e quattro stelle sono già stati bloccati da Palazzo Chigi).
Il futuro G7 a Taormina sta montando polemiche anche a Palazzo dei Normanni. Dopo il flop del Cluster Bio-Mediterraneo all’Expo di Milano, l’ultima trovata del governatore Crocetta è stata quella di creare una sorta di Expo siciliano, con le eccellenze dell’Isola da esporre nella Perla durante il G7. E nonostante debba ancora pagare forniture per circa 2,6 milioni di euro relative all’evento milanese, pare che la Regione abbia già stanziato 1 milione e 250 mila euro per finanziare il “Sicily G7 Expo”, nominando coordinatore il tunisino Sami Ben Abdelaali (già esperto personale di Crocetta). Se ne vedranno ancora delle belle.

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