Voucher, la Sicilia si adegua alle disposizioni sulla tracciabilità - QdS

Voucher, la Sicilia si adegua alle disposizioni sulla tracciabilità

Michele Giuliano

Voucher, la Sicilia si adegua alle disposizioni sulla tracciabilità

giovedì 24 Novembre 2016

Nuovi controlli per il lavoro accessorio, ora anche nell’Isola si eviteranno “sovrapposizioni”. La Regione è comunque in ritardo rispetto agli adempimenti richiesti dall’Ispettorato

PALERMO – Si continua sulla strada del coordinamento e della semplificazione per rendere i controlli più efficaci, veloci e approfonditi. Su questa strada si è mosso anche il correttivo al Job Act, che ha previsto la tracciabilità dei voucher e introdotto nuovi obblighi di comunicazione per chi utilizza prestazioni di lavoro accessorio.
La circolare 1 dell’Ispettorato nazionale del Lavoro del 17 ottobre scorso ha fornito al riguardo le indicazioni operative per adempiere ai nuovi obblighi di legge, e in allegato ha fornito una lista di indirizzi di posta elettronica dove far pervenire le comunicazioni cui sono tenuti i committenti prima di utilizzare i voucher.
La Regione Sicilia, in ritardo come spesso purtroppo accade, non è presente nella lista, in quanto, per l’applicazione della circolare, ha dovuto stipulare degli appositi protocolli d’intesa. Solo dopo la stipula di questi la Regione ha potuto, successivamente, comunicare gli indirizzi di posta elettronica degli ispettorati territoriali del lavoro della Sicilia a cui inviare le comunicazioni in questione, specificando che i nuovi obblighi sono dettagliatamente descritti nella circolare n. 1/2016 dell’ispettorato nazionale del Lavoro che, quindi, è integralmente applicabile sul nostro territorio.
Di questo “vuoto legislativo” dovranno tenere conto gli ispettori, poiché nella circolare ministeriale del 17 ottobre 2016 era specificato che tale periodo di assenza di indicazioni operative è da considerare “a favore” dell’utente, che in quel frattempo non sapeva come muoversi e a chi rivolgersi per svolgere la pratica al meglio.
Un passaggio che va a completare ciò che era stato già avviato con la stipula del protocollo d’intesa tra Inps, Inail e Regione Siciliana, che, come dice l’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè, mira a “garantire l’uniforme svolgimento dell’attività di vigilanza ed evitare la sovrapposizione di interventi ispettivi in materia di lavoro e legislazione sociale”.
Una scelta che parte da una diversa concezione degli enti stessi, non più comaprtimenti stagni di informazioni, che lavorano separatamente, senza condividere le informazioni utili a tutti, ma che diventano elementi di un unico organismo teso a tutelare coloro i quali operano onestamente, nel rispetto delle norme in vigore, ligi al dovere di cittadini e onesti lavoratori.
Il protocollo conferisce al Dipartimento regionale del Lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative dell’assessorato per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro della Regione Sicilia il coordinamento delle attività per il territorio di competenza ed il coordinamento dei “Nuclei carabinieri ispettorato del lavoro” assegnati agli ispettorati territoriali.
L’ispettorato del lavoro si impegna, allo stesso tempo, a fornire il necessario supporto tecnico-giuridico al personale dipendente dalla Regione Sicilia su problematiche giuridiche ed operative riguardanti l’attività di vigilanza. Queste stesso personale parteciperà anche agli interventi e ai programmi di formazione permanente e di aggiornamento continuo promossi dall’ispettorato.
Al fine di assicurare il coordinamento operativo dell’attività di vigilanza di evitare la sovrapposizione di interventi ispettivi, il Dipartimento regionale elaborerà la programmazione periodica dell’attività di vigilanza d’intesa con l’ispettorato, in osservanza del documento di programmazione annuale, tenendo conto dei dati in possesso degli istituti previdenziali.

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