Mini finanziaria ter, polemiche su tabella H - QdS

Mini finanziaria ter, polemiche su tabella H

Raffaella Pessina

Mini finanziaria ter, polemiche su tabella H

sabato 26 Novembre 2016

Manovra da 220 mln: finanziamenti a pioggia ad enti e associazioni. Dovrà essere approvata entro martedì 29 novembre

PALERMO – Si è concluso in commissione Bilancio all’Ars l’esame della “mini finanziaria ter”. È stato dato il via libera ai fondi per i precari degli enti locali e dei Comuni in dissesto che avranno finanziati i loro contratti fino al 31 dicembre. Via libera anche al fondo per il pagamento dell’Irap dei forestali, su cui c’era già stata un’intesa nei giorni scorsi. Previsti un milione e 700 mila euro alle scuole per l’assistenza sociale, 16 milioni all’obbligo formativo, 2 milioni per le Ipab in attesa che sia completata la riforma del settore. La manovra stanzia inoltre 15 milioni per pagare le case alloggio per minori. La manovra dovrà essere approvata entro il 29 novembre.
Durante l’esame del Ddl in commissione non sono mancate le polemiche in particolare sull’art.12 (ex tabella H) perché sono aumentate le voci di spesa e il numero di enti da finanziare, passati da 5 a 10 per un totale di circa tre milioni di euro. L’opposizione promette battaglia. “Lo spirito della manovra era far quadrare i conti per coprire le emergenze che dovevano essere disabili, obbligo formativo, Irsap ed ex Province – ha contestato il capogruppo di Fi Marco Falcone – si sono invece aggiunte una serie di norme mancia”.
Previste battaglie anche per l’introduzione di una nuova tassa che colpirà le strutture ricettive, la ristorazione e l’artigianato, gli unici settori che potrebbero essere sviluppati e che invece con nuove tasse verranno penalizzati fortemente. La proposta è di Mimmo Fazio (Gruppo misto) ed è stata in commissione sostenuta dal governo. Un tributo di scopo che Comuni e Camere di commercio potranno introdurre dal 2017 per finanziare gli aeroporti e coprire i costi sostenuti per i vettori low cost che trasportano turisti, fino a un massimo di 200 euro a negozio. Resta per il momento il buco nel bilancio dei Comuni, causato dal mancato arrivo dei fondi Pac, 65 milioni di euro senza i quali difficilmente gli enti riusciranno a chiudere i bilanci. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha chiesto al governo di formulare una proposta che potrebbe passare per l’accensione di un mutuo per coprire le emergenze: “Ci stiamo lavorando”, dice il presidente Rosario Crocetta.
Non è passata la proposta di Fi che aveva chiesto di congelare le somme stanziate per i debiti fuori bilancio e assegnare questi fondi per salvare i comuni dai commissariamenti e dal default. Trovati invece i fondi, 1 milione e 400 mila euro, per l’Associazione regionale allevatori per la Sicilia, un milione per i consorzi di bonifica e 8 milioni per gli ex lavoratori Asi, assorbiti dall’Irsap. Sulle norme tagliate il Crocetta ha espresso il proprio dissenso: “Pur di andarmi contro fanno danni enormi alla Sicilia”, una tra tutti quella che stanziava 1,2 milioni di euro per il G7 di Taormina del prossimo anno. “Ma che pensano che io abbia interessi particolari? – ha detto il presidente – Erano fondi a sostegno di una iniziativa di carattere mondiale che offrirà alla Sicilia una enorme opportunità e andrà ripresentata”.
L’aula comincerà l’esame degli articoli lunedì prossimo. Ieri pomeriggio l’Aula è stata aperta e subito rinviata di un’ora circa. Alla ripresa sono iniziate le polemiche perchè Giovanni Greco ha stigmatizzato l’assenza delle tabelle del disegno di legge senza le quali il documento stesso non si poteva incardinare. Il presidente di turno Venturino ha comunque stabilito per lunedì prossimo alle 13 il termine per la presentazione degli emendamenti. Le discussioni si sono protratte per un’altra mezz’ora e l’Aula è stata nuovamente sospesa. Al momento in cui scriviamo la seduta non è ancora in corso.

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