In particolare, all’interno della ricerca tra le varie forme di Adr (alternative dispute resolution) si evidenzia che le domande di mediazione civile e commerciale risultano in crescita del 9%.
Avvocato Marotta il rapporto Isdaci sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia evidenzia che nel 2015 complessivamente le domande Adr sono cresciute del 12% rispetto al 2014. Il dato è davvero positivo visto che questi strumenti sono sconosciuti alla maggioranza dei cittadini?
“In effetti, le opportunità offerte dalla mediazione civile non sono ancora note alla maggior parte dei cittadini e delle aziende italiane, anche se il dato è in crescita, soprattutto grazie all’opera meritoria di diffusione della cultura della mediazione di tante associazioni, organismi e mediatori operanti su tutto il territorio.
Purtroppo, è ancora forte l’opposizione di una parte oramai minoritaria dell’avvocatura che non ha ancora compreso che la mediazione è un’opportunità anche per l’esercizio della professione legale.
Evidenzio a chi legge che la mediazione civile è uno strumento per risolvere velocemente liti e controversie davanti al Mediatore, un soggetto terzo e dotato di competenze professionali specifiche che aiuta le parti ad individuare una soluzione immediata al problema, con risparmio di tempo e di denaro.
Mediamente, nel 50% dei casi e con circa due mesi di tempo il problema è risolto con un accordo condiviso dalle parti, senza andare in tribunale e, quindi, senza spendere tanti soldi per le spese legali”.
Il contenzioso civile che passa obbligatoriamente dal tentativo di conciliazione è pari all’8%, nel 2017 la “sperimentazione” sulla mediazione terminerà. A suo avviso, in questo modo, la percezione concreta che i cittadini avranno dei vantaggi insiti nella mediazione non sarà bassa?
“La Commissione nominata dal ministro della Giustizia per la riforma delle adr ha proposto la proroga della durata dell’obbligatorietà della mediazione fino al 2023. Contiamo che questo ulteriore periodo possa aiutare la gran parte dei cittadini e delle aziende a sperimentare i benefici della mediazione civile.
Inoltre, è probabile che saranno ampliate le materie per cui è obbligatorio l’esperimento del tentativo di mediazione prima di accedere al giudizio”.
La Commissione, in questi ultimi mesi di attività, quali nuove proposte sottoporrà al ministro della Giustizia in tema di Adr in generale e di mediazione in particolare ?
“Vedremo sicuramente potenziato l’istituto dell’arbitrato. Per quanto riguarda la mediazione civile sono previsti: l’ulteriore proroga dell’obbligatorietà fino al 2023; la presenza obbligatoria delle parti; l’aumento dei benefici fiscali con l’esenzione dell’imposta di registro da 50.000 a 100.000 euro; la possibilità di detrazione fiscale delle spese di mediazione; abolizione del c.d. primo incontro informativo, la mediazione dovrà essere effettivamente svolta; tariffe agevolate se la procedura si conclude senza accordo; obbligo di partecipare alla procedura di mediazione per l’amministrazione pubblica”.