Scarallo e Continella: "Priorità all'efficienza e alla competitività" - QdS

Scarallo e Continella: “Priorità all’efficienza e alla competitività”

Rossella Fallico

Scarallo e Continella: “Priorità all’efficienza e alla competitività”

giovedì 08 Dicembre 2016

Forum con Paolo Scarallo e Saverio Continella, presidente e amministratore delegato del Credito Siciliano

Dopo un anno, quali sono stati i progressi del Credito Siciliano?
Scarallo: “Sicuramente è stato un anno molto importante per il nostro Gruppo Creval, perché nel 2016 c’è stata la trasformazione in Spa e tutto ciò non è stato indifferenze sul funzionamento di un Gruppo come il nostro, che è quotato, con fondi importanti all’interno e quindi con interlocutori di cui tenere conto in questo nuovo assetto societario. Quello che non varia, in questo clima di trasformazioni, è l’obiettivo del nostro Gruppo, ovvero quello di mantenere lo spirito e il suo modo di relazionarsi sia con la clientela, sia con i dipendenti: saremo sempre una Popolare, una cooperativa, ovviamente nei limiti di questo nuovo abito.
Inoltre, altra cosa di rilievo è l’approvazione, a livello di Gruppo, di un piano strategico di azioni, un Action plan biennale, nell’ambito del quale abbiamo dato priorità a tutte quelle cose urgenti, come l’efficientamento del Gruppo e il  miglioramento della nostra posizione sul mercato. Tutto ciò alla luce del nostro unico obiettivo, che è sempre stato quello di essere una banca padrone del proprio destino: per esserlo occorre anche essere competitivi, efficienti e bisogna avere margini economici e patrimoniali tali da fare scelte in piena autonomia. Vogliamo presentarci nel mercato nel modo migliore, è inutile nasconderlo… siamo un’azienda contendibile. In questo contesto la cosa più importante, e non scontata, è riaffermare il ruolo del Credito Siciliano all’interno del Gruppo, cercando di mantenerlo immutato soprattutto per la sua relazione con il territorio. A rafforzamento di ciò c’è stata una delibera dell’assemblea dei soci di aumento di capitale sociale, del Credito Siciliano, fino a 150 milioni di euro”.

Quanto vale nel gruppo il Credito Siciliano come volume di affari?

Continella: “In termini di volumi tra il 15% e il 20%: non è assolutamente da poco”.
Scarallo: “Eravamo dieci banche, delle quali è rimasto solo la capogruppo, il Credito Valtellinese, e il Credito Siciliano. Abbiamo investito tanto sulla formazione delle persone ed è stato possibile raggiungere grandi e importanti traguardi grazie alla qualità della nostra offerta, e devo dire soprattutto grazie alla qualità degli uomini: nel nostro campo conta soprattutto la fiducia nel proprio gestore”.
Continella: “Siamo soddisfatti delle relazioni create. Possiamo sottolineare un 98% di mantenimento rapporti con la clientela, ovvero di fidelizzazione a livello nazionale”.
 
Veniamo ai dati. Cosa potete dirci su raccolta, impieghi e sportelli?
Continella: “Noi di fatto, tenendo conto delle operazione che faremo da qui a fine anno, chiuderemo con 133 sportelli. Un numero invariato rispetto allo scorso anno. Abbiamo fatto qualche piccola razionalizzazione e abbiamo intrapreso due nuove attività, con caratteristiche diverse. Di questi 133 sportelli ricordiamo l’apertura di uno di essi quest’anno a Firenze, che si aggiunge a quelli già esistenti a Roma, Torino, Milano. Non entriamo qui in conflitto con il Creval perché svolgiamo un’attività diversa e specifica, che è quella del credito su pegno. In Sicilia abbiamo sportelli a Catania, Palermo, Trapani, Messina e Siracusa, che ci hanno dato grandi soddisfazioni. Abbiamo innovato tantissimo. Il nostro non è il vecchio e tradizionale modo di fare: abbiamo anche un ruolo sociale. Il 17 dicembre ci sarà la consueta asta speciale, proprio qui a Catania nei locali di corso Italia. Quest’anno abbiamo individuato in Fon.Ca.Ne.Sa. onlus (Fondazione Catanese per lo studio e la cura delle malattie Neoplastiche del Sangue) l’attività benefica a cui destinare la somma del ricavato dell’evento. In passato abbiamo supportato ‘Ibiscus’. Questo fa parte di una dimensione etica, di un ruolo sociale della Banca sul territorio”.
Scarallo: “Per quanto riguarda il posizionamento che il Credito Siciliano ha sul credito su pegno, di fatto siamo il secondo operatore nazionale dopo Unicredit”.

Quali sono le principali innovazioni lanciate di recente?
Continella: “Penso per esempio ai laboratori gemmologici sui preziosi da valutare: rilasciamo un certificato di garanzia, con cui si attesta il valore del bene, la sua lucentezza, tutte le caratteristiche che ha la pietra. Si tratta di un servizio partito da due-tre mesi e abbiamo già assistito a importanti transazioni, con operatori oltreoceano che hanno comprato preziosi dei nostri clienti, basandosi proprio sulla certificazione che abbiamo fatto. Si sta rilevando un settore molto importante e abbiamo dato consulenza anche ad Istituzioni pubbliche, ad esempio collaboriamo con la Polizia Doganale quando fanno sequestri. Per quanto riguarda invece l’innovazione su innovazione, proprio in questi giorni stiamo lanciando uno sportello totalmente virtuale collocato all’Outlet di Agira, dove già eravamo partner finanziari esclusivi. Adesso abbiamo creato una cosa diversa: c’è una scatola di vetro presidiata da una hostess che invitano all’entrata il cliente, il quale si siede davanti a un televisore, a un pannello virtuale e svolge tutta l’attività bancaria tradizionale, che però adesso risulta delocalizzata con operatrice virtuale. Operatrice che ovviamente è altamente qualificata. Dunque, uno sportello tradizionale e una consulenza innovativa: a 360 gradi su tutti gli sportelli e su tutto il territorio. Questa è una nuova frontiera, un nuovo modo di essere una banca virtuale, ma nello stesso tempo una banca presente, poiché non si tratta di un rapporto spersonalizzato”.
Scarallo: “Si abbattono così i costi e nello stesso tempo la clientela sceglie modalità, tempi e luoghi”.
 

 
Investire sui giovani talenti per lo sviluppo della Sicilia

Come si è comportato il mercato siciliano nel 2016?
Continella: “I dati Banca Italia confermano, a livello regionale, un aumento della raccolta e una stabilità degli impieghi. Per quanto riguarda il Credito Siciliano registriamo una sostanziale tenuta della raccolta e un leggero incremento degli impieghi, dato che ci fa onore e che è frutto di grande fatica. È un periodo delicato: quando soffre l’economia soffrono anche le banche. Attualmente abbiamo un livello di sofferenza più nazionale che siciliano”.
Scarallo: “C’è una scelta di mantenere una maggioranza siciliana in Consiglio, abbiamo deciso di avvalerci delle competenze dei siciliani: questo è stato un passo vincente. In Consiglio su sette consiglieri, quattro sono siciliani”.
Continella: “Il Bilancio si chiude in maniera soddisfacente nel 2016. A ottobre il margine di interesse è in incremento, in un momento come questo significa che si è lavorato bene e anche l’attività commerciale procede in maniera molto soddisfacente”.
Le prospettive per il 2017?
Scarallo: “La Sicilia ha delle enormi potenzialità, grazie a settori che sono delle vere e proprie eccellenze. Noi facciamo la nostra parte, non a caso il dottor Continella fa parte di un gruppo che, insieme all’Università, seleziona e sostiene le migliori startup del territorio. Da parte nostra c’è l’impegno, rilevato anche a livello nazionale, per la crescita della Sicilia e per le potenziali aziende”.
Continella: “Molte volte abbiamo riscontrato che i giovani hanno idee ottime, ma hanno bisogno di un affiancamento, per esempio al fine di stilare un business plan o per trovare il partner giusto. Noi collaboriamo anche, sinergicamente, con l’Università.
Esistono realtà importanti che meritano un accompagnamento, anche perché sono attività che non si pongono il problema dell’infrastruttura, ad esempio. L’unico investimento è nella testa di questi giovani. In questo settore l’intelligenza e la volontà sono fondamentale”.
 

 
Supporto per l’agricoltura e per il settore turistico
 
Le difficoltà maggiori sono nel mercato tradizionale?
Scarallo
: “Anche nel settore agricolo abbiamo avuto delle soddisfazioni, investendo molto nel creare una serie di prodotti specializzati nella catena agricola. Evidentemente abbiamo intercettato un bisogno, diversificandolo e adattandolo alla domanda e proprio in questo settore, quello agricolo, siamo cresciuti tantissimo”.
Continella: “Nel 2015 e 2016 abbiamo quasi triplicato l’erogazione al settore dell’agricoltura. Guarda caso poi riscontriamo che a livello universitario gli iscritti in ambito agricoltura aumentano del 40%, quindi occorre capire per tempo i flussi di canalizzazione degli interessi di un settore economico importante. Questo dell’agricoltura è un ambito importante, ed ecco perché stiamo cercando anche di supportate i consorzi, soprattutto quelli di produzioni di nicchia. Oggi il Made in Sicily è fondamentale e noi stiamo aiutando aziende anche nell’ottenimento del marchio Igp. Siamo a fianco delle aziende a 360 gradi”.
E per quanto riguarda l’altro fondamentale settore, quello del turismo?
Continella: “Abbiamo avuto un’annata importante, ma dobbiamo evitare di ricadere negli errori del passato, migliorando ciò che si ha. Se pensiamo all’Etna come patrimonio Unesco, occorre considerare che si tratta di un territorio che si estende da Taormina a Catania, da 0 a 3.200 metri di altitudine. Questa è l’Etna che dobbiamo promuovere: dal mare alla montagna”.
Scarallo: “Abbiamo l’esigenza di far venire una prima volta le persone in Sicilia, perché quando vengono per la prima volta ci tornano con piacere. Occorre dunque un progetto complessivo, soprattutto in ambito pubblicitario, per un turismo di qualità”.
Quindi guardiamo il 2017 con ottimismo?
Scarallo: “Si, con cauto ottimismo e positività”.
Continella: “Continueremo, nella logica del servizio al territorio, l’attività culturale con la nostra Fondazione. Abbiamo organizzato una mostra dedicata al fenomeno dei migranti, altro tema di cui la Sicilia deve essere orgogliosa per ciò che sta facendo. La nostra Galleria d’arte ospita artisti siciliani perennemente”.
Scarallo: “Oltre all’ambito culturale abbiamo quello riguardante l’orientamento dei giovani a livello universitario e professionale. Nel concreto li aiutiamo a capire li le abilità, le potenzialità e le attitudini così da consigliare loro una scelta universitaria o professionale”.
Continella: “Quest’anno abbiamo sperimentato il progetto ‘Cometa’ per le scuole medie, per indirizzare i ragazzi alla scelta dell’Istituto superiore”.

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