"Leasing abitativo": il 7 per cento delle domande si concentra in Sicilia - QdS

“Leasing abitativo”: il 7 per cento delle domande si concentra in Sicilia

Oriana Sipala

“Leasing abitativo”: il 7 per cento delle domande si concentra in Sicilia

mercoledì 14 Dicembre 2016

Il Mef diffonde i risultati di un’indagine Assilea sull’uso di questo strumento scelto da molti under 35 per acquistare casa. La nostra Isola primeggia al Sud ed è sesta in Italia. Risparmi di 17.000 € per una casa di 150.000 €

CATANIA – Per agevolare l’acquisto dell’abitazione principale e, soprattutto, per venire incontro ai giovani sotto i 35 anni di età, la Legge di Stabilità 2016 aveva introdotto alcune novità importanti, tra cui quella relativa al leasing immobiliare abitativo.
Tale strumento rientra nella più ampia categoria del leasing immobiliare, con il quale si intende un’operazione di finanziamento che coinvolge due diversi soggetti: il concedente e l’utilizzatore. Il concedente è la società di leasing, che mette a disposizione dell’utilizzatore il bene immobile, acquistato o fatto costruire, per un determinato periodo di tempo. L’utilizzatore è invece il cliente che ottiene dalla suddetta società la possibilità di utilizzare l’immobile pagando dei canoni periodici e, infine, di acquistarlo dietro pagamento di una somma chiamata “riscatto”.
Nel caso specifico del leasing immobiliare abitativo, l’immobile messo a disposizione dell’utilizzatore deve essere destinato a un uso esclusivamente abitativo. Come accennato, la Legge di Stabilità 2016 contempla delle agevolazioni non indifferenti, che nell’arco di quest’anno si sono rivelate molto appetibili per chi avesse intenzione di acquistare casa.
In altre parole, un giovane sotto i 35 anni e con un reddito complessivo non superiore ai 55 mila euro, nel momento in cui fa ricorso allo strumento del leasing abitativo, gode di una detrazione Irpef pari al 19% delle spese sostenute per i canoni di leasing, per un importo non superiore a 8.000 euro annui. Gode inoltre di una detrazione pari al 19% del costo di “riscatto” a fronte dell’esercizio dell’opzione finale, per un importo non superiore a 20.000 euro. Se invece il cliente ha superato i 35 anni, le detrazioni sono le stesse, ma vanno applicate su importi dimezzati, ovvero su importi massimi di 4 mila e 10 mila euro.
Il ministero dell’Economia e delle finanze ha da poco diffuso i risultati della prima indagine sulla domanda di leasing abitativo, svolta da Assilea (Associazione italiana del leasing). Secondo tale studio, la metà dei soggetti che hanno fatto ricorso al leasing abitativo rientra nella fascia di popolazione che può usufruire del massimo delle detrazioni fiscali. Si tratta cioè di persone con meno di 35 anni e un reddito complessivo non superiore a 55 mila euro annui. Ma lo strumento risulta appetibile anche per gli over 35, che rappresentano l’altro 50% dei richiedenti, poichè le detrazioni, seppur applicate su importi dimezzati, sono comunque convenienti.
La Sicilia è la prima regione del Mezzogiorno e la sesta in Italia per utilizzo di questo strumento: vi si concentra, per la precisione, il 7% dei richiedenti il leasing abitativo. La nostra Isola rappresenta un’eccezione all’interno del quadro meridionale, dove il leasing abitativo non ha avuto grande riscontro. Pochissime richieste sono infatti arrivate da Basilicata, Molise e Sardegna, dove non si è andati oltre l’1%. A primeggiare, invece, sono le regioni del Nord, tra cui l’Emilia Romagna e la Lombardia, entrambe con il 14,7% dei richiedenti. A queste seguono il Veneto e il Lazio, rispettivamente con l’11,9% e l’11,3%.
Nel complesso, questa prima indagine condotta da Assilea ha portato a delle considerazioni positive sull’uso del leasing abitativo, che si è rivelato più conveniente di un mutuo non soltanto per le detrazioni, ma anche per la presenza di ulteriori vantaggi per il richiedente: non si paga l’imposta sostitutiva (0,25%), nessun costo di iscrizione e cancellazione di ipoteca, imposta di registro ridotta sull’atto di acquisto e cumulabilità del leasing abitativo con altre agevolazioni (Iva al 4%, 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni di nuova costruzione ad alto standard energetico, interventi di riqualificazione energetica degli edifici). 
Per capire come il leasing sia più conveniente del mutuo, il Mef ha anche svolto una simulazione, prendendo in considerazione un soggetto di 34 anni, con un reddito complessivo di 32,5 mila euro che acquista un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale a un prezzo di vendita di 150 mila euro. Il risultato, come si può evincere dalla tabella, è che con il leasing abitativo, il nostro 34enne arriva a risparmiare quasi 17 mila euro, che non è affatto cosa da poco.

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