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Catania – Perla Jonica, fondi dirottati. Sequestrati 5,7 mln di euro

redazione

Catania – Perla Jonica, fondi dirottati. Sequestrati 5,7 mln di euro

giovedì 15 Dicembre 2016

L’indagine della Gdf riguarda Waste e Volteo, estranea la Item

CATANIA – Beni per 5,7 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Catania a due società di Milano, Gruppo Waste Italia (ex Kinexia) e Volteo Energie, e al presidente del Cda della prima, Pietro Colucci, e all’ex Ad della seconda, Raimondo Flavio, nell’ambito di un’inchiesta per malversazione avviata dalla Procura del capoluogo etneo sulla concessione di finanziamenti pubblici per la ristrutturazione del complesso alberghiero “La Perla Ionica” di Acireale.
La struttura è stata acquista nel 2014 dallo sceicco arabo Al Hamed Ahmed Hamed, della famiglia reale di Abu Dabhi, completamente estraneo alla vicenda, per 33 milioni di euro tramite la Item Capomulini. Quest’ultima aveva affidato dei lavori alla Volteo Energie girandole 7 milioni di euro di contributi pubblici di “Invitalia”.
Secondo l’accusa la Volteo Energie, tra l’altro, ha speso nel cantiere di Acireale soltanto 1 mln, dandone 2 mln a controllate del Gruppo Waste Italia e  1,8 mln alla capogruppo per una foresteria a Londra.  La Volteo è un’impresa del settore delle fonti di energia rinnovabili ed è inserita nel gruppo societario Waste Italia Spa, quest’ultima quotata in Borsa.
Al centro dell’indagine, avviata nel 2015, l’utilizzo dei fondi statali destinati alla ristrutturazione dell’ex “Hotel Perla Jonica” di Acireale, per conto della Item. A fronte di un investimento annunciato di circa 80 milioni di euro, la società ha ottenuto nel 2014 il riconoscimento dal ministero dello Sviluppo economico di un finanziamento di 24 milioni di fondi europei per il settore turistico. La nuova struttura doveva essere realizzata entro la fine del 2015. Nel 2014, la Item ha affidato i lavori alla Volteo Energie e, nel 2015, le ha girato 7 milioni di euro ottenuti come anticipo da Invitalia per l’esecuzione dell’opera. Secondo le indagini delle Fiamme gialle, però, soltanto un milione di euro circa è stato impiegato per pagare la fornitura di beni e servizi utili al cantiere di Acireale.
La Volteo avrebbe eseguito pagamenti per 2 milioni di euro nei confronti di altre imprese appartenenti al Gruppo Waste Italia, altri due per fronteggiare spese della società non relative al cantiere, e 1,8 mln alla Waste Italia per l’acquisto di una foresteria a Londra.

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