Giovanni Ardizzone: "Questa Assemblea costa meno di altre" - QdS

Giovanni Ardizzone: “Questa Assemblea costa meno di altre”

Raffaella Pessina

Giovanni Ardizzone: “Questa Assemblea costa meno di altre”

venerdì 23 Dicembre 2016

Il presidente Ars insiste: “Redditi alti? Quest’anno il paperone (165 mila €) è quasi uno straccione rispetto al passato”. Ma il Consiglio regionale della Lombardia, complessivamente, costa la metà (155 mln contro 81)

PALERMO – “L’Assemblea regionale siciliana è il Palazzo che costa di meno in Italia, lo rivendico con forza. Bisogna  ammettere che certi stipendi di funzionari e di deputati erano un obbrobrio. E non consento a nessuno di dire che gli altri sono più  bravi di noi, né in termini legislativi, né di sedute di Aula”.
 
Queste le parole del presidente dell’Assemblea regionale siciliana pronunciate nel corso della conferenza stampa di fine anno all’Ars, che ci toccano  perché ci fanno comprendere quanto senso di responsabilità abbia Ardizzone nei confronti dell’Assemblea che presiede; dichirazioni che lasciano anche perplessi perché di sedute d’Aula soprattutto produttive ce ne sono state poche sia per l’assenteismo cronico del Governo ma anche dei deputati. Ardizzone si è soffermato sulla recente pubblicazione dei redditi 2016 dei parlamentari regionali. “Ricordo che 5 anni fa i cosiddetti ‘paperoni’ – ha aggiunto – dichiaravano 500 mila euro, quest’anno il ‘paperone’ dei ‘paperoni’ è quasi uno straccione, 165 mila euro. Certamente non dico che le indennità ora sono basse, ma rispetto al passato è cambiato molto”. Ma in tempi di crisi avere uno stipendio assicurato annuo di 165 mila euro non si può certamente definire quasi uno straccione.
Fuori dal Palazzo sussulteranno certamente gli animi di coloro che si ritrovano disoccupati a causa della crisi e che non sanno come tirare avanti anche perché non rientrano in quella categoria dei “precari” che tutti vogliono salvare. Giusta, lo ribadiamo, la salvaguardia nei confronti dei precari, ma necessitano provvedimenti per far ripartire l’economia in Sicilia. E lo stesso Ardizzone lo sa perché in conferenza stampa ha spiegato come gli imprenditori ormai non cerchino più il contatto con la classe politica siciliana perchè sanno che non vengono prese misure per incentivare l’impresa. Condivisibile peraltro il commento del numero uno dell’Ars che dice che “tutta la classe dirigente deve fare la propria parte e la politica soprattutto ha il compito di essere testimone più credibile”.
Di recente l’Istat ha fotografato il tasso di fiducia che il cittadino ha nei confronti delle istituzioni ed è risultato che in Sicilia è ai minimi storici (3,1%). E soprattutto la politica viene percepita come nemica dei cittadini, non importa quanto poco guadagnino i parlamentari. E anche su questo argomento Ardizzone ha espresso il proprio pensiero sostenendo la tesi di Gianni Puglisi che aveva auspicato la necessità di una “grande rottamazione”.

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