Bilancio, il Governo ci mette una pezza - QdS

Bilancio, il Governo ci mette una pezza

Raffaella Pessina

Bilancio, il Governo ci mette una pezza

sabato 24 Dicembre 2016

Incardinato in commissione l’esercizio provvissorio. Prossimo passo, l’Aula. Rosario Crocetta: “Maggioranza sarà presente, non ci sono dissapori”

PALERMO – Nulla di fatto questa settimana in Aula per i documenti finanziari. Se ne riparlerà martedì della prossima settimana, 27 dicembre.

Il Ddl sull’esercizio provvisorio giovedì è stato trasmesso
in serata dalla Presidenza della Regione all’Ars ed è stato incardinato in commissione Bilancio, dove è stato stabilito il termine per gli emendamenti (alle ore 8 di martedì prossimo). Nella mattinata del 27 la commissione di merito dovrebbe esitare il documento per trasmetterlo il più in fretta possibile all’Aula per la  definitiva approvazione.
Il calendario prevede anche il termine degli emendamenti come data probabile il 29 dicembre e nella giornata del 30 dicembre a Sala D’Ercole dovrebbe essere votato ed approvato l’esercizio provvisorio di due mesi.
La stessa strada verrà percorsa dalla norma per i precari, un documento che lascia perplessi non pochi e si può presupporre che se le opposizioni note e non decideranno di mettere i bastoni fra le ruote di questi provvedimenti, tutto il programma potrebbe saltare.
Il presidente Crocetta conta, una volta approvato il provvedimento, di far partire subito la stabilizzazione dei precari. “Prevediamo l’obbligo per gli enti locali di assumere nei limiti del 50% della pianta organica tranne per le categorie di lavoratori A e B dove questo obbligo non c’è”, ha dichiarato. Per i Comuni in dissesto le assunzioni non costeranno nulla. Le proroghe dei contratti dei precari scatteranno automaticamente con la promulgazione della legge di bilancio. L’importante è che non si superi il 31 dicembre.
“Non possiamo rischiare – ha proseguito Crocetta – su questo tema e sarà comunque necessario approvare prima il bilancio definitivo per procedere con l’assunzione”. Sulla mancata compattezza della maggioranza, il Presidente della Regione si è mostrato fiducioso: “Credo che la maggioranza sarà presente in Aula a partire dal 27 dicembre, e comunque non ci sono dissapori. Sull’Urega e i precari c’è larga convergenza”. “Dobbiamo assicurare le risorse agli enti locali nonostante i tagli a livello nazionale – ha proseguito – sono previsti 345 milioni per la spesa corrente dei Comuni e 115 per la spesa per gli investimenti, senza dimenticare il massiccio intervento con i fondi per il Patto per la Sicilia. Abbiamo iniziato con i primi venti progetti di riqualificazione ora possono andare subito in gara”.
Sul Ddl dei precari si sono espresse positivamente Mariella Maggio e Antonella Milazzo, parlamentari regionali del Pd e componenti della commissione Lavoro all’Ars. “Oltre alla possibilità di prorogare i contratti per definire il percorso di stabilizzazione e alle norme sulla fuoriuscita e sull’incentivo all’esodo, le misure varranno oltre che per i lavoratori dei comuni in dissesto e pre-dissesto finanziario, anche per quelli delle ex Province. Si prospetta un finanziamento di durata ventennale, per portare a compimento la stabilizzazione di tutti i lavoratori”. Le parlamentari hanno sottolineato l’importanza di avere previsto forme di tutela come malattia, infortunio, legge 104 e maternità anche per i Pip e la proroga fino al 31 dicembre 2019 unita alle disposizioni sulla fuoriuscita e sull’incentivo all’esodo anche per i lavoratori Asu.
Il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo di Ncd, in merito alla legge sui precari ha detto che “si tratta di una pagina importante che il Parlamento siciliano, di qui a qualche giorno, sarà chiamato a scrivere. Dopo aver raggiunto il pareggio di bilancio – ha aggiunto – dato da molti sottovalutato e soprattutto non saputo spiegare ai siciliani da parte dei componenti del Parlamento siciliano, da oggi comincia la corsa contro il tempo per far sì che la legge venga approvata entro il 31 dicembre, in modo tale che dal 1 gennaio Comuni, Enti e la stessa Regione possano iniziare ad avviare le procedure di stabilizzazione che potranno diventare definitive dopo l’approvazione del bilancio e comunque entro il 31 dicembre 2018, dal momento che la legge, che sia chiaro lo consente, fissa alla fine del 2018 il termine per la proroga/stabilizzazione”.

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