Artigianato settore turistico in chiaroscuro - QdS

Artigianato settore turistico in chiaroscuro

Michele Giuliano

Artigianato settore turistico in chiaroscuro

venerdì 30 Dicembre 2016

Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere: nonostante il momento non felice il comparto è la spina dorsale produttiva. Contrazioni soprattutto nelle province di Caltanissetta e Siracusa, cresce solo Catania

PALERMO – L’artigianato nel settore turistico registra una contrazione, sul territorio siciliano, negli ultimi mesi dell’anno in corso. Un momento di difficoltà per diverse imprese, in un settore cardine per la nostra economia che vuole fare del turismo una fonte di sviluppo economico di una vocazione naturale che nasce dalla storia lunga millenni, dalla bellezza del territorio e dall’estrema ricchezza del nostro patrimonio eno-gastronomico.
A rilevarlo è l’Osservatorio dell’Ufficio studi di Confartigianato Sicilia su dati Unioncamere-Infocamere, che da una parte rileva il momento di flessione, ma comunque sottolinea come il settore mantenga un buon livello di attività a prescindere, rimanendo uno dei cardini dell’intera sistema isolano.
Malgrado la riduzione delle imprese del settore, le provincie siciliane mantengono una buona quota di artigianato potenzialmente interessato da attività turistiche, con una media di quasi il 21 per cento su il 19 indicato per l’intero Mezzogiorno.
In buona posizione troviamo Palermo, Agrigento, Messina, e Catania. Buoni risultati comunque anche per Trapani e Enna, che si mantengono al di sopra della media regionale. In contrazione Siracusa e Caltanissetta, con una riduzione delle imprese vocate all’artigianato turistico negli ultimi mesi di oltre il due per cento. “A fare da traino, nonostante il calo registrato, sono alcuni comparti chiave individuati in otto ambiti – spiega Daniele La Porta, presidente di Confartigianato imprese Siracusa, commentando la dinamica delle imprese analizzata dall’Osservatorio di Confartigianato Sicilia –  l’agroalimentare, altre attività manifatturiere e dei servizi, ristoranti e pizzerie, bar, caffè, pasticcerie, trasporti, abbigliamento e calzature, attività ricreative, culturali, intrattenimento, strutture ricettive”.
Tutte strutture che vivono, comunque, un momento di particolare benessere nel periodo estivo, mentre, per problemi legati alla mancanza di destagionalizzazione, tante volte evocata ma mai messa realmente in pratica, soffrono i mesi autunnali e invernali, considerati di bassa stagione, mentre il territorio offre anche in questi periodi tante attività, legate o meno alla tradizione, a cui viene in aiuto un clima comunque mite e temperato, che permette di godere delle bellezze siciliane senza la necessità di particolari accorgimenti. Dal mare alla montagna, dalle isole alla neve sull’Etna, è possibile per le imprese attirare turisti in qualunque periodo dell’anno, ma spesso manca la promozione degli eventi, più che l’organizzazione degli stessi, un passaggio fondamentale che vanifica tutto il resto del lavoro fatto.
 
Per quanto riguarda le variazioni nel periodo finale dell’anno 2016, nella regione è Catania a registrare la crescita più elevata nell’artigianato turistico, con un incremento dell’1 per cento pari a 3.718 imprese, risultato migliore fra tutte le province del Mezzogiorno. A seguire Palermo con 3.468 imprese turistiche, numero rimasto sostanzialmente fermo, Messina con 2.461 imprese ed un calo dell’1,4 per cento, Agrigento con 1.432, Trapani con 1.451 e in crescita dello 0,4 per cento, Ragusa con 1.106 in lieve calo molto prossimo allo zero, Enna con 651 imprese, con un calo di oltre l’un per cento.
 
“Per far fronte al delicato momento che sta vivendo il settore – ricorda il presidente La Porta – Confartigianato Imprese Siracusa mette a disposizione delle aziende in difficoltà, o con necessità di investire, lo strumento del ConfidiSistema con una contro garanzia fino all’80 per cento e con la capacità di finanziare nel giro di quindici giorni”.

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