Bandi sui giornali ancora obbligatori - QdS

Bandi sui giornali ancora obbligatori

Serena Giovanna Grasso

Bandi sui giornali ancora obbligatori

giovedì 05 Gennaio 2017

In attesa del decreto del Mit, la materia continua a essere disciplinata dal Codice degli appalti (dlgs 163/2006). Gli avvisi vanno pubblicati anche su almeno due quotidiani a maggiore diffusione locale

PALERMO – Torniamo ad occuparci della questione legata alla pubblicazione sui quotidiani dei bandi e degli avvisi legali. Come ampiamente descritto all’interno dell’articolo “Bandi di gara, è stata prorogata la pubblicazione sui quotidiani” pubblicato dal QdS lo scorso 31 dicembre, grazie al decreto Milleproroghe 2017 (244/2016), continua a rimanere obbligatoria la pubblicazione che sarebbe altrimenti decaduta col finire dell’anno 2016.
A disciplinare maggiormente la materia ci penserà il decreto ministeriale, richiesto dal comma 4 dell’articolo 73 del decreto legislativo 164/2016 (a sua volta richiamato dall’articolo 216 comma 11 del decreto legislativo 50/2016), a firma del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, in attesa dell’approvazione da parte della Corte dei Conti.
Fino alla pubblicazione del suddetto provvedimento si continuerà ad applicare il sistema stabilito dal vecchio codice degli appalti, decreto legislativo 163/2006 all’articolo 66 comma 7 secondo cui è obbligatorio pubblicare i bandi di gara “per estratto su almeno dei due principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si eseguono i contratti”.
Ad ogni modo, è opportuno specificare che il decreto Milleproroghe non pone un’altra data limite oltre cui decadrà l’obbligo di pubblicazione, al contrario fissa una volta per tutte il regime di pubblicità dei bandi che dovranno seguire tutte le stazioni appaltanti intenzionate ad affidare un appalto finanziato con fondi pubblici. La mancata pubblicazione di avvisi legali e bandi sui quotidiani invalida le aste pubbliche, comportando responsabilità diretta delle amministrazioni e dei dirigenti ed esponendo le stesse pa alla richiesta di risarcimento del danno delle parti contraenti. Oltretutto la pubblicazione non comporta alcun aggravio sui bilanci delle pubbliche amministrazioni, poiché le spese sono a carico dell’aggiudicatario.
Il decreto Milleproroghe è intervenuto anche sul mantenimento dell’obbligo di pubblicazione dei bandi di gara sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Infatti, fino a diversa disposizione del decreto del Mit in attesa dell’ok dei magistrati contabili, secondo il quinto comma dell’articolo 9 la pubblicazione continuerà a rimanere obbligatoria sulla Guri serie speciale relativa ai contratti pubblici, sul “profilo di committente” della stazione appaltante, sul sito informatico del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e sul sito informatico presso l’Osservatorio (con l’indicazione degli estremi di pubblicazione sulla Guri).

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