Regione siciliana, niente fondi a disabili e disoccupati - QdS

Regione siciliana, niente fondi a disabili e disoccupati

Raffaella Pessina

Regione siciliana, niente fondi a disabili e disoccupati

martedì 10 Gennaio 2017

La Ragioneria generale costretta a eliminare le risorse dal bilancio 2016. Dipartimenti inadempienti non hanno depositato i titoli di spesa

PALERMO – Cancellati con un colpo di spugna i fondi per i disabili e i disoccupati perché mancano i titoli di spesa e le carte risultano incomplete. La Ragioneria centrale della Regione ha preso questa decisione eliminando dal bilancio del 2016 fondi per circa 320 mila euro, denaro che doveva servire per disabili, disoccupati, soggetti disagiati, associazioni e oratori. Un atto dovuto della Ragioneria dopo che la stessa aveva richiamato i servizi finanziari dei vari dipartimenti a trasmettere i relativi titoli di spesa delle variazioni di bilancio che vengono emesse per decreto.
A chiusura dell’esercizio di bilancio, ogni dipartimento è tenuto a depositare i titoli di spesa, ma a consuntivo alcuni dipartimenti non hanno consegnato la documentazione richiesta e necessaria per la contabilizzazione definitiva, motivo per cui la Ragioneria è stata costretta ad annullare le variazioni. I finanziamenti cancellati riguardano alcuni capitoli del bilancio del Dipartimento Famiglia e politiche del lavoro, che assegnavano le risorse a consultori, oratori e associazioni per il sostegno alle relazioni familiari, progetti in favore dei soggetti disagiati proposti e gestiti dalle associazioni di assistenza e beneficenza, interventi per l’obiettivo III del Por, fondi per l’occupazione dei disabili e per il credito d’imposta regionale per l’incentivazione dell’occupazione. Soppressi anche contributi in favore degli emigrati.
Critico il partito di Forza Italia, che stigmatizza il comportamento del Governo Crocetta, attraverso una nota del capogruppo all’Ars Marco Falcone. “Dopo l’errore del Governo Crocetta che negli ultimi giorni dell’anno ha portato al drastico taglio dei fondi destinati agli enti locali siciliani – ha detto Falcone – l’Amministrazione regionale mette in evidenza ancora una volta la sua totale inadeguatezza.
 
La mancata trasmissione dei titoli di spesa dai dipartimenti interessati alla Ragioneria regionale, ha portato infatti alla cancellazione delle risorse già appostate nell’esercizio contabile, per disoccupati, soggetti disagiati e disabili”. Falcone, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione all’Ars, chiedendo a Palazzo d’Orleans “di fare totale chiarezza sull’accaduto. è inaccettabile che l’approssimazione e l’incapacità di chi ci amministra dia costantemente difficoltà e preoccupazione ai cittadini più deboli”.

La notizia che vengono cancellati i fondi per i disabili
e per altre categorie sociali disagiate o bisognose di aiuti fa a pugni con la notizia pubblicata da quotidiani sul web riguardante i 18 milioni di euro per le pensioni dei deputati appostati nel bilancio dell’Ars, di cui 7 agli eredi dei deputati stessi. Pensioni superiori agli attuali stipendi dei parlamentari  che riguardano persino deputati delle prime legislature, quindi nell’immediato dopoguerra. Ma i deputati regionali, più che al bilancio interno dell’Ars che, seppur approvato dall’Aula non è stato pubblicato sul sito ufficiale alla voce “amministrazione trasparente”, stanno pensando alle prossime elezioni regionali, e in tutti i partiti si chiama a gran voce l’esercizio delle primarie per stabilire i candidati dei vari partiti; cosìcché il centrodestra si sta riorganizzando per far fronte alla valanga grillina e al Centrosinistra che per ora è la maggioranza che governa in Sicilia.
Il leader del Movimento “Diventerà bellissima” Nello Musumeci ha lanciato un appello a tutto il Centrodestra affinché vengano indette le primarie entro il mese di febbraio per la designazione del candidato della propria coalizione. Musumeci ha ribadito che non gli “piacciono le candidature calate dall’alto, ci vuole una verifica con la base, con gli elettori e con la gente che si riconosce in una posizione alternativa a Crocetta e al Partito democratico”. Alla proposta ha aderito Forza Italia (solo la parte catanese), mentre il commissario regionale Gianfranco Miccichè non si è ancora pronunciato. Non è arrivata alcuna risposta né da Fratelli D’Italia né dagli altri partiti di centro. “L’Udc continua a rimanere sordo alla nostra proposta – prosegue Musumeci – così come il Nuovo centrodestra, che non intendono allearsi elettoralmente con Crocetta, con il Pd e tutto il Centrosinistra nel suo complesso”. Chi ha già aderito alla candidatura alle primarie è Angelo Attaguile di “Lega-Noi con Salvini”. “Le primarie devono essere aperte a tutti i cittadini siciliani che hanno diritto di voto, dai 18 anni in su – ha detto Attaguile – a patto che siano in regola con il codice etico che noi ci siamo dati”.
I partiti sicilianisti invece hanno già scelto il proprio candidato che sarà Gaetano Armao. Il Movimento cinquestelle dovrebbe candidare Giancarlo Cancelleri.

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