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Palermo – I redditi degli amministratori: il paperone è sempre Orlando

Gaspare Ingargiola

Palermo – I redditi degli amministratori: il paperone è sempre Orlando

martedì 10 Gennaio 2017

Il Comune ha pubblicato le dichiarazioni dei redditi di assessori e consiglieri relativi all’anno 2015. Al sindaco 236.827 €. Seguono Sergio Marino (181.642) e Giuseppe Gini (174.642)

PALERMO – Sul finire del 2016 il Comune di Palermo ha pubblicato, secondo gli obblighi di legge, le dichiarazioni dei redditi di assessori e consiglieri nell’anno fiscale 2015.
Il sindaco Leoluca Orlando si è confermato ancora una volta il più ricco della giunta, con un reddito complessivo di 236.827 euro. Al secondo posto Sergio Marino, dirigente dell’Arpa in quiescenza, che lo scorso febbraio ha fatto il salto da presidente della Rap ad assessore all’Ambiente: per lui 181.624 euro. Sul gradino più basso del podio l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Gini: ha lavorato una vita per l’assessorato regionale ai Beni Culturali e la Sovrintendenza ma nel 2011 si è messo in pensione. Nel 2015 ha guadagnato 174.642 euro. Segue il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Emilio Arcuri, dirigente medico, che ha dichiarato al fisco 103.917 euro. Gianfranco Rizzo, delegato all’Innovazione, è un ricercatore del Cnr e un professore universitario di Fisica Tenica: per lui 91.646 euro. Barbara Evola, insegnante liceale di italiano e latino, assessore alla Scuola, ha guadagnato 88.389 euro.
E ancora: l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, scenografo, designer e docente universitario all’estero, ha un reddito di 82.777 euro; Giusto Catania, che ha la delega alla Mobilità, nella vita fa il preside e nell’ultimo anno ha guadagnato 81.764 euro; Giovanna Marano, che in giunta si occupa di Attività Produttive, è un’ex sindacalista e un’ex infermiera del Policlinico con un reddito complessivo di 80.874 euro. Chiude questa speciale graduatoria l’assessore al Sociale Agnese Ciulla, che lavora nel terzo settore con un reddito di 78.779 euro.
Anche a Sala delle Lapidi ci sono conferme: il primo della lista, infatti, è sempre il vicepresidente Salvatore Finazzo con 166.101 euro. Sul podio Sandro Leonardi (115.607 euro) e Antonella Monastra (103.020). Per brevità si indicheranno ora solo i nominativi dei consiglieri e i relativi redditi tra parentesi: fuori dal podio Rita Vinci (99.863), Alessandro Anello (98.914), Francesco Mazzola (96.041), Filippo Occhipinti (91.779) e l’altra vicepresidente Nadia Spallitta (90.751). Sotto i 90mila ci sono Giovanni Geloso (89.137), Aurelio Scavone (87.761), Paolo Caracausi (86.745), Rosario Filoramo (84.580), Mimmo Russo (83.447) e Tony Sala (80.821). Sotto gli 80mila ecco il presidente del Consiglio Salvatore Orlando (78.779), Felice Bruscia (79.771), Loris Sanlorenzo (76.894), Nicolò Galvano (73.899) e Giulio Tantillo (70.324). Scendiamo sotto i 70mila: Roberto Clemente (69.004), Francesco Scarpinato (68.676), Giovanni Lo Cascio (68.631), Angelo Figuccia (67.108), Fausto Torta (66.130), Giuseppe Milazzo (65.099), Giuseppe Federico (64.432), Alberto Mangano (64.047), Pia Tramontana (63.918), Maurizio Lombardo (63.075) e Pierpaolo La Commare (62.396). Nella fascia sotto i 60mila troviamo Cosimo Pizzuto (56.572), Salvatore Calò (56.189) e Gaspare Lo Nigro (54.757) mentre in quella sotto i 50mila ci sono Francesco Bertolino (48.745), Giusy Scafidi (48.588), Massimo Pullara (48.582), Luisa La Colla (45.250), Serena Bonvissuto (43.959), Salvo Alotta (41.697) e Alessandra Veronese (43.607). In fondo alla graduatoria Giulio Cusumano (38.233), Giorgio Calì e Fabrizio Ferrara (36.343), Federica Aluzzo (36.185), Orazio La Corte (36.184), Juan Diego Catalano (35.851), Andrea Mineo (30.471) e Paolo Porzio (13.051).
Non sono ancora disponibili i link dei redditi di Carlo Di Pisa e Giuseppe Maniaci.

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