Stati generali contro la criminalità organizzata - QdS

Stati generali contro la criminalità organizzata

redazione

Stati generali contro la criminalità organizzata

giovedì 19 Gennaio 2017

È una delle novità più significative contenute nella Relazione sulla Giustizia al Senato del ministro Andrea Orlando. Risultati positivi hanno riguardato l’ampia disponibilità di sistemi di risoluzione alternativa delle controversie: nel 2016 le mediazioni civili sono state 196.247 (il 10% in più del 2015)

ROMA – “Ho deciso di avviare gli Stati Generali della lotta alla criminalità organizzata, con l’obiettivo di rifondare le ragioni stesse di un impegno al quale non sono legate le sorti di alcune regioni, ma del Paese intero”.
È questa una delle novità più significative contenute nella relazione sulla giustizia al Senato del ministro Andrea Orlando.
“Abbiamo bisogno di nuove indagini conoscitive, nuove acquisizioni teoriche; abbiamo bisogno di formulare nuove proposte ma anche di sollecitare nuove energie”, ha aggiunto il guardasigilli.
La lotta alla criminalità organizzata non può prescindere da un prezioso strumento di indagine quale è l’intercettazione ambientale.
Pur notando una diminuzione della diffusione delle intercettazioni prive di rilevanza penale occorre “un intervento normativo, secondo le linee della delega che il Parlamento è chiamato ad approvare nell’ambito della riforma penale”.
Il guardasigilli Orlando è poi entrato nel merito dell’amministrazione della giustizia tirando fuori dati “che mostrano i progressi del sistema giudiziario italiano, con numeri sensibilmente avvicinatisi alla media europea”.
Si tratta di “un’inversione di tendenza evidenziata anche nei rapporti internazionali, dove l’Italia è valutata assai positivamente per l’ampia disponibilità di sistemi di risoluzione alternativa delle controversie, su cui in questi anni abbiamo spinto molto, grazie ad una significativa politica di incentivi”, ha aggiunto il guardasigilli.
“Nel mese di giugno 2013 erano circa 5.200.000 le cause civili pendenti. Al 30 giugno 2016, il totale, al netto dell’attività del giudice tutelare, è sceso a circa 3.800.000.
Rimane stabile la pendenza degli affari civili presso i tribunali per i minorenni, mentre tutti gli altri uffici mostrano un decremento di circa il 5%, con la sola eccezione della Corte di Cassazione, che vede la sua pendenza crescere nell’ultimo anno del 3,2%”, ha sottolineato Orlando.
“Nel 2016 le mediazioni civili sono state 196.247 (+10% rispetto al 2015), ma se si considera l’insieme totale delle forme di Adr allora i tentativi nel 2016 sono stati circa 366.000” ha detto.
Mentre, sul versante penale, “il numero complessivo di procedimenti pendenti presso gli Uffici giudiziari è calato nel 2016 del 7%, attestandosi a 3.229.284 procedimenti”, ha aggiunto.
L’efficienza del sistema giustizia non può prescindere dalla risorse e anche su questo tema il ministro ha fatto il punto sottolineando che: “Le risorse aggiuntive recuperate in questi anni” per il sistema giustizia “sono oltre un miliardo e 700 milioni, destinate al rafforzamento di interventi strutturali per l’organizzazione degli uffici. Nuove risorse sono inoltre contenute nella legge di bilancio 2017”.
“E a proposito di risorse e di maggiore efficienza – ha concluso -, voglio sottolineare che, per la prima volta dopo anni, il cd. debito Pinto diminuisce, al 31 luglio 2016, di quasi 100 milioni di euro”, ha aggiunto il guardasigilli.

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