Formazione senza tempi certi. "Una situazione intollerabile" - QdS

Formazione senza tempi certi. “Una situazione intollerabile”

Michele Giuliano

Formazione senza tempi certi. “Una situazione intollerabile”

sabato 21 Gennaio 2017

Levata di scudi dei sindacati al vertice convocato alla Regione: “Governo dimostri la sua reale volontà”. Continui rinvii per l’avvio dei corsi tradizionali, da un anno senza offerta formativa

PALERMO – Lo scandalo dell’Anfe non ferma l’iter per l’indizione dei nuovi corsi. Lo aveva detto a chiare lettere l’assessore regionale alla Formazione professionale Bruno Marziano, ma l’ennesimo intoppo ha finito per innescare la bufera.
Le rassicurazione di Marziano stavolta non bastano per tenere a bada un settore che oramai da tempo cova sotto la cenere. Ora a prendere posizione con forza sono i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil che, in poche parole, dicono che il tempo è scaduto. Lo hanno detto senza tanti giri di parole nel corso di un vertice alla Regione proprio sulla vertenza formazione che è stato presieduto dall’assessore al Lavoro Gianluca Miccichè e dalla dirigente generale del Dipartimento, Maria Antonietta Bullara: “Siamo insoddisfatti – dicono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola -, non è più tollerabile la situazione in cui vive la platea degli operatori, in gran parte licenziati o sospesi, senza lavoro, salario e nemmeno più ammortizzatori sociali. Basta ritardi, si avviino tutte le attività utili, il governo dimostri la volontà di salvare i servizi ai cittadini, ai lavoratori, e di avviare le politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale”.
Effettivamente di annunci sull’imminenza della partenza dell’Avviso 8 se ne sono sentiti a bizzeffe: ora è da più di un anno che i corso sono del tutto fermi. “Ciò che è ancora più vergognoso – proseguono i sindacati – è che le stesse promesse e impegni, di volta in volta sbandierati come realizzazioni imminenti, sono stati fatti innumerevoli volte dal Governo e dallo stesso presidente della Regione, indipendentemente dal vorticoso avvicendarsi degli assessori e dei dirigenti, in maniera demagogica e senza mai individuare soluzioni risolutive”.
Durante il vertice, l’assessore ha comunicato i prossimi passi e i provvedimenti approvati, come la delibera con la quale sono state appostate le risorse per garantire un insieme di servizi legati alle politiche attive del lavoro, all’intervento a favore dell’occupazione delle donne e a quello a favore dei minori stranieri non accompagnati. Ma i tempi non sono certi: “Quello che invece si è veramente realizzato – commentano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola – è la sempre più radicale precarizzazione degli operatori, e l’unica dematerializzazione di cui questo Governo regionale è artefice non è quella dell’agenda digitale, ma quella del settore della Formazione professionale”.
Sui fondi europei, la Regione ha comunicato che per questi interventi è in corso una preventiva interlocuzione con l’assistenza tecnica del ministero del Lavoro, e che nei prossimi sei mesi dovrebbero essere emanati bandi e avvisi. Fra gli annunci anche affidamenti diretti al Ciapi, per il riavvio al lavoro degli operatori degli ex sportelli multifunzionali individuati nell’elenco unico a esaurimento recentemente costituito per decreto dell’assessore, come previsto dalla legge regionale 8 del 2016.
“Vogliamo tempi certi, si accelerino le procedure per giungere finalmente all’avvio delle attività e al ritorno al lavoro dei tanti operatori da troppo tempo in attesa” concludono i sindacati. Con l’Avviso 8 la disponibilità finanziaria ammonta a 136 milioni di euro per un totale all’incirca di 300 corsi da potere avviare, un quarto di quelli presentati. Comunque la partenza di questi corsi non finirà per mettere a tacere le polemiche.

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