Finanziaria e rifiuti: nuovo scoglio per l'Ars - QdS

Finanziaria e rifiuti: nuovo scoglio per l’Ars

Raffaella Pessina

Finanziaria e rifiuti: nuovo scoglio per l’Ars

giovedì 26 Gennaio 2017

Dopo la seduta di martedì, i lavori d’Aula riprenderanno il 31 gennaio. Continuano intanto le manovre elettorali dei deputati

PALERMO – L’Ars ha approvato la riforma degli Urega martedì scorso, in  materia di appalti, e il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone si è espresso positivamente: “Nell’attuale delicata fase politica preelettorale il Ddl sulla riforma degli Urega rappresentava forse l’ultima e irripetibile occasione per sbloccare in un colpo solo il mercato delle opere pubbliche, il lavoro edile e la prevenzione delle calamità naturali senza bisogno di richiedere nuove coperture finanziarie. Questa norma può dare velocemente risposte alle emergenze della Sicilia che le cronache di questi giorni hanno reso ancora più drammatiche: quelle della disoccupazione che continua a crescere e quella della messa in sicurezza del territorio flagellato dai nubifragi”.
Cutrone nella nota, ha sottolineato apprezzamento per “il fatto che i deputati regionali, su deciso impulso del presidente dell’Ars Ardizzone, non si siano tirati indietro e che l’impegno del governo e dell’assessore Pistorio si sia tradotto in questo positivo risultato per il settore. Ci auguriamo che l’applicazione della norma non incontri intoppi e che si aprano presto tanti cantieri, ponendo fine alle enormi sofferenze e ai disagi che consumano le vite dei giovani, dei lavoratori, degli imprenditori e dei cittadini tutti”.
Positivo anche il commento del presidente Crocetta: “Con la legge approvata si moltiplica il numero delle commissioni di gara e si attribuisce all’Urega, non un ruolo di gestione degli appalti, ma quello di controllo degli stessi” . Sono previsti incentivi per le commissioni che operano velocemente e penalizzazioni per quelle che agiscono in ritardo. Il sistema Urega da stazione unica appaltante si era trasformato, negli anni, in commissione unica appaltante, prevedendo che presidenti della commissioni di gara potessero essere solo i presidenti o i vicepresidenti. Diciotto persone in Sicilia che dovevano gestire tutti gli appalti della Regione siciliana e degli Enti locali, con un sorteggio del presidente di gara che avveniva, di fatto, tra due dirigenti cioè il presidente o il vicepresidente.
Mariella Maggio, presidente della commissione Territorio ed Ambiente ha detto che “il voto  positivo dell’Aula di Palazzo dei Normanni oltre a recepire la normativa nazionale per quanto riguarda la soglia di competenza delle amministrazioni comunali, indicata in un milione di euro, apre la strada all’espletamento di molte gare. Finalmente – conclude  la parlamentare del Pd – sarà possibile ridurre i tempi per le opere pubbliche che fino a questo momento hanno registrato grossi ritardi tra il finanziamento e l’apertura del cantiere”.
Dopo la seduta di martedì, l’Aula riprenderà la prossima settimana. “Mi preoccupa che siano stati presentati numerosissimi emendamenti aggiuntivi alla Finanziaria già depositata – ha detto a margine dell’Aula il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – li esamineremo con la massima attenzione”. Intanto le commissioni legislative hanno interrotto l’esame della Finanziaria in attesa proprio dei correttivi che il governo ha annunciato. “Dopo la Finanziaria, la priorità  – ha aggiunto Ardizzone – sarà data alla riforma sul settore dei rifiuti”.
Nel frattempo i politici siciliani si possono occupare delle campagne elettorali per le prossime amministrative e regionali. Saverio Romano, leader di Cantiere popolare e capogruppo di Scelta Civica-Ala alla Camera dei deputati, su twitter chiede un allargamento dello schieramento: ‘’Buono il metodo delle primarie in Sicilia se va oltre lo schieramento del centrodestra – ha detto Romano No a perimetrazioni a tavolino. Si ad accogliere civismo. Cantiere popolare dice sì ad una proposta alternativa a Crocetta con uno schieramento largo”. E proprio le primarie del centrodestra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione siciliana potrebbero tenersi il 2 aprile. è quanto emerso nel corso di una riunione a cui hanno preso parte i movimenti autonomisti, Diventerà Bellissima di Nello Musumeci, Forza Italia, Cantiere popolare e Fratelli d’Italia. Tra i papabili in corsa, l’eurodeputato Salvo Pogliese, la parlamentare Stefania Prestigiacomo per FI, Gaetano Armao per il cartello degli indipendentisti e Musumeci.
Sul fronte delle amministrative e in particolare sulle elezioni a sindaco di Palermo, ormai prossime, cominciano le prime schermaglie tra Fabrizio Ferrandelli e il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè. Ferrandelli infatti avrebbe chiesto ai suoi possibili alleati di accantonare i simboli. Di diverso parere Miccichè: “In questi giorni ho ascoltato tutti, pareri, consigli, propositi, ragionamenti e intendimenti – ha detto Miccichè – Ma la prima voce che ho il dovere di ascoltare è quella della base, e dalla base sta emergendo, chiaro e netto, un messaggio: dall’identità non si prescinde, il simbolo non si discute. Noi siamo Forza Italia e lo rivendichiamo con orgoglio”.

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