Cantieri lavoro: una piccola spinta per il motore economico della Sicilia - QdS

Cantieri lavoro: una piccola spinta per il motore economico della Sicilia

Michele Giuliano

Cantieri lavoro: una piccola spinta per il motore economico della Sicilia

giovedì 26 Gennaio 2017

La Regione emana la circolare per avviare le attività del 2017: ai Comuni le procedure autorizzative. Il rinnovo dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio da parte dell’Ars

PALERMO – I cantieri di lavoro in Sicilia sono pronti per ripartire. Dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio alla fine dello scorso anno da parte dell’Ars, in questi giorni sono arrivate le indicazioni dal dipartimento regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative, ed in particolare dal Servizio I che svolge il coordinamento delle attività del collocamento obbligatorio e di politiche del precariato.
Con una circolare e una direttiva indirizzata a tutti i Comuni siciliani si stabiliscono le modalità che riguardano il riavvio di questi cantieri riservati ai soggetti fruitori del Reddito Minimo di Inserimento.
“I Comuni interessati, dopo aver espletato le procedure di propria competenza, – affermano la dirigente del Servizio I Rosanna Volante e la dirigente generale del dipartimento Antonella Bullara – valuteranno l’opportunità, sotto la propria responsabilità, di dare avvio alle attività dei Cantieri di Servizi per l’annualità 2017”. I Comuni dovranno pertanto trasmettere al Servizio I del Dipartimento Lavoro, entro il prossimo 31 gennaio, l’istanza di finanziamento per l’annualità 2017 corredata dalla documentazione, conforme a quanto già prodotto per le annualità precedenti in modo che l’ufficio preposto regionale possa procedere alla dovuta istruttoria. Prima di autorizzare l’avvio dei programmi di lavoro dovranno essere stipulate le polizze assicurative i cui oneri dovranno essere anticipati dagli stessi Comuni. Dal suo canto il Servizio I potrà effettuare il piano di riparto delle somme disponibili solo dopo il recepimento delle istanze di tutti i Comuni.
I cantieri lavoro, o di servizio, sono regolati da una serie di norme. L’ultima novità normativa riguarda l’articolo 5 comma 1, della legge regionale dello scorso 27 dicembre che dispone che, per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, le misure sono estese anche ai lavoratori utilizzati nei Cantieri di Servizi già percettori del reddito minimo di inserimento. Le attività sono organizzate in modo che il lavoratore possa godere di un adeguato periodo di riposo, entro i termini di durata dell’impegno. Durante i periodi di riposo è corrisposto l’assegno. Le assenze per malattia, purché documentate, non comportano la sospensione dell’assegno. I soggetti utilizzatori stabiliscono tra le condizioni di utilizzo il periodo massimo di assenze per malattia compatibile con il buon andamento del progetto. Le assenze dovute a motivi personali, anche se giustificate, comportano la sospensione dell’assegno. È facoltà del soggetto utilizzatore concordare l’eventuale recupero delle ore non prestate e in tal caso non viene operata tale sospensione. Nel caso di assenze protratte e ripetute nel tempo che compromettano i risultati del progetto, è facoltà del Comune richiedere la sostituzione del lavoratore. Nel caso di assenze per infortunio o malattia professionale al lavoratore viene corrisposto l’assegno per le giornate non coperte dall’indennità erogata dall’Inail e viene riconosciuto il diritto a partecipare alle attività progettuali al termine del periodo di inabilità.
I lavoratori hanno diritto, senza riduzione dell’assegno, al congedo di maternità e di paternità e a quelli impegnati a tempo pieno sono riconosciuti, senza riduzione dell’assegno, i permessi di cui all’articolo 10 della legge 30 dicembre 1971, numero 1204.
L’assegno è erogato anche per le assenze di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

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