Manovra depressiva: né Pil né occupazione - QdS

Manovra depressiva: né Pil né occupazione

Raffaella Pessina

Manovra depressiva: né Pil né occupazione

mercoledì 01 Febbraio 2017

Ritardi sulla trasmissione della relazione tecnica del maxiemendamento finanziario. Intanto, la discussione in Aula slitta al 21 febbraio

PALERMO – È stato trasmesso all’Ars ieri mattina il maxiemendamento elaborato dalla Giunta Crocetta sulla Finanziaria che deve essere approvata entro febbraio. La commissione Bilancio, che si era riunita ieri – poi rinviata per mancanza del numero legale – per votare il parere sull’ordine del giorno sulla definizione del Piano di azione e coesione (Pac) 2014-2020, ne ha ricevuto l’avviso in mattinata.
Nel pomeriggio il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha aperto e subito chiuso la seduta d’Aula rinviandola alle 17,30, per convocare una conferenza dei capigruppo spiegando che “il governo ha trasmesso solo due ore fa (ieri pomeriggio per chi legge) la relazione tecnica di una Finanziaria, diciamo così, integrativa, è dunque necessario rideterminare il calendario dei lavori”. La conferenza è stata convocata nella sala lettura per rideterminare il calendario dei lavori d’Aula in seguito al ritardo del governo nel presentare la relazione tecnica al maxiemendamento di riscrittura che invece era arrivato all’Ars venerdì scorso.

Sono così slittati i tempi per l’approdo della manovra finanziaria. La conferenza allargata ai presidenti delle commissioni parlamentari ha stabilito che la Finanziaria sarà in Aula a partire dal 21 febbraio; il 24 febbraio inizierà la discussione dell’articolato, i lavori dureranno improrogabilmente fino al 28, data in cui scade l’autorizzazione all’esercizio provvisorio. Le commissioni di merito invece lavoreranno a partire da oggi fino all’8 febbraio, la commissione Bilancio esaminerà di conseguenza i testi finanziari dal 9 al 19 febbraio. Polemica l’opposizione, il vicecapogruppo di Fi all’Ars Vincenzo Figuccia critica il governo che non ha preso parte alla capigruppo: “Il governo regionale è isolato incapace di trovare una maggioranza non si presenta in commissione bilancio, diserta la conferenza dei capigruppo e si apre ad uno scontro che inevitabilmente in Aula vedrà cadere i contenuti della finanziaria per dare spazio all’iniziativa libera dei deputati”.
Ardizzone ha poi espresso “preoccupazione per la insolita vicenda sulla programmazione dei fondi comunitari”. Un ordine del giorno infatti, richiesto dal governo nel corso della precedente seduta, doveva essere approvato in commissione bilancio, ma la seduta come già riferito, si è risolta con un nulla di fatto per mancanza di numero legale. Tornando alla Finanziaria e alle sue modifiche, la riscrittura del governo dovrà ora passare al vaglio delle commissioni di merito. Si da notizia di un emendamento presentato da Antonio Venturino, vice presidente Ars, per inserire nel documento incentivi per l’auto impiego per over 50. “Si tratterebbe – ha detto Venturino – di coinvolgere soggetti inoccupati o disoccupati da almeno 12 mesi della fascia di età compresa tra i 50 e 60 anni, privi di copertura previdenziale e assistenziale”.
 
In questa maniera il vice presidente intende intervenire con un “paracadute” nei confronti di soggetti svantaggiati ed emarginati dal mercato del lavoro e dalla leggi vigenti in materia. “La norma  – prosegue Venturino – prevede un’estensione dei benefici, già previsti e vigenti per i lavoratori precari, anche ai soggetti inoccupati e o disoccupati da almeno 12 mesi nella fascia tra i 50 e i 60 anni, un’età molto critica, che non hanno un sostegno economico”. E prosegue: “Con questo emendamento si punta a valorizzare le professionalità e le competenze di quei siciliani senza reddito che altrimenti non avrebbero possibilità lavorativa, considerata appunto l’età anagrafica. La politica ha il dovere di intervenire, in modo concreto, a tutela di coloro i quali sono rimasti senza alcuna alternativa occupazionale”.
La proposta di Venturino prevede che la copertura finanziaria venga reperita dal 50 per cento delle somme previsti nel cosiddetto “fondo della povertà” della legge di stabilità del 2016. Michele Cimino, portavoce e deputato regionale di Sicilia futura, ribadisce che la approvazione dei documenti finanziari è un dovere e non un favore: “L’approvazione del bilancio della regione, che auspico possa avvenire in tempi rapidi dopo il passaggio e le modifiche in commissione Bilancio, non va considerata come un favore fatto al governo Crocetta, ma come un dovere ed anche un beneficio a vantaggio dei siciliani. I tatticismi non servono alla Sicilia pertanto è opportuno che la coalizione si concentri sul lavoro già avviato in commissione Bilancio dell’Ars per giungere al varo della finanziaria e del bilancio”.
 

 
Finanziaria, accuse dal Pd: “Assenti misure a favore di giovani, imprese e disoccupati”
 
PALERMO – Muro contro muro quello sulla Finanziaria tra il presidente della Sicilia e il suo partito, il Pd. E il documento, ancor prima di arrivare in Aula, è già causa di polemiche. Il capogruppo del Pd Alice Anselmo e il vicecapogruppo Giovanni Panepinto, esponenti di due aree distinte all’interno del partito (renziani e bersaniani) lamentano il mancato confronto di Crocetta con il suo partito per inserire norme invocate dal Pd.
“Non siamo stati messi al corrente di nulla, non c’è stata condivisione. Non sappiamo cosa hanno approvato in Giunta. Apprendiamo tutto dai giornali”, ha detto Anselmo e ha già preannunciato che il gruppo non voterà questa manovra se resterà così come approvata in Giunta. Per questo è già pronto un nutrito pacchetto di emendamenti.
Per Crocetta la critiche del suo partito tradiscono l’intento di “inserire marchette” nella legge. Giovanni Panepinto spiega che si tratta di provvedimenti che il Pd aveva chiesto a Crocetta di inserire ed in particolare doveva essere prevista l’esenzione totale dal ticket sanitario per i disoccupati e in generale per le fasce deboli. Avevano chiesto anche misure per giovani neolaureati e azioni per il ripristino delle strade rurali. Altri emendamenti prevedono misure per l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e agevolazioni per chi vuole fare impresa.
Si preannuncia inoltre una riunione di gruppo alla quale saranno invitati a partecipare gli assessori del Pd. Ma Crocetta ha già mostrato il proprio dissenso ed ha già fatto sapere che “il dialogo con i deputati della maggioranza avverrà in commissione e durante tutta la fase parlamentare. Quella che abbiamo approvato è una Finanziaria tecnica – ha detto il presidente – che affronta le emergenze e permette di tenere il bilancio in ordine. Tutto il resto può essere inserito in un disegno di legge-stralcio che stiamo elaborando e che verrà approvato insieme alla manovra. La Finanziaria vera e propria non va sovraccaricata per non rischiare impugnative”.
Il testo non viene criticato solamente dal Pd ma anche dagli altri partiti che nei giorni scorsi hanno lamentato le troppe modifiche apportate al testo che era stato approvato e trasmesso lo scorso dicembre. Immediata anche in questo caso la reazione del presidente: “Non vorrei che l’obiettivo sia anche quello di costringerci a prolungare l’esercizio provvisorio tenendo bloccato il bilancio”. Le commissioni hanno tempo fino al 14 febbraio, per esitare le parti di propria competenza, e quindi il testo dovrà essere esitato dall’Aula.

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