Turismo, Barbagallo: "Bisogna valorizzare le risorse" ma i pernottamenti sono in caduta libera - QdS

Turismo, Barbagallo: “Bisogna valorizzare le risorse” ma i pernottamenti sono in caduta libera

Raffaella Pessina

Turismo, Barbagallo: “Bisogna valorizzare le risorse” ma i pernottamenti sono in caduta libera

giovedì 02 Febbraio 2017

Bankitalia: da gennaio a ottobre 2016 gli arrivi di stranieri sono diminuiti di 400 mila unità rispetto al 2015. Tardivo il Ddl di riforma dell’intero settore depositato praticamente a fine legislatura

PALERMO – L’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, ha avviato un dialogo con l’Istitute of Travel & Tourism (Itt), organizzazione no profit che rappresenta circa 2 mila tra manager, chairman e proprietari di alberghi, agenzie di viaggio, compagnie aeree, media di settore e armatori navali.
Il primo incontro è avvenuto ieri a Palazzo dei Normanni: al workshop hanno partecipato, oltre all’assessore Barbagallo, il vice presidente dell’Ars Giuseppe Lupo, i sindaci del circuito Unesco arabo-normanno, Leoluca Orlando (Palermo), Rosario Lapunzina (Cefalù) e Piero Capizzi (Monreale), e il chairman di Itt Steven Freudmann, oltre ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali di categoria. Freudmann ha spiegato che la strategia di Itt è quella di trovare nuovi approdi alla luce del calo di alcune mete tradizionali per i britannici, a causa di eventi belli e di instabilità di alcuni Paesi. “Dobbiamo fare valere le nostre risorse – ha detto l’assessore Barbagallo – Siamo la regione con più siti Unesco al mondo e con più presidi slow food, ben 46 e quest’anno dovrebbero diventare 51”.
 
Ma il turismo in Sicilia non è poi così fiorente e lo dimostrano i numeri che già abbiamo pubblicato in una inchiesta dello scorso mese di gennaio. I numeri parlano chiaro: da gennaio ad ottobre 2016 gli arrivi di stranieri in Sicilia sono diminuiti di 400 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2015 (da 2,7 milioni a 2,3), i pernottamenti in caduta libera: -5,8 milioni (da 15,7 a 9,9 milioni). Vanno in fumo 500 milioni di euro in termini di spesa dei visitatori stranieri (da 1,55 miliardi del 2015 all’1,05 del 2016).
 
I dati pubblicati da Bankitalia nella sezione “Turismo internazionale” rappresentano una doccia fredda sulle previsioni positive emerse lungo tutto il 2016.
L’assessore al turismo, Anthony Barbagallo, dal canto suo, difende la bontà dei dati siciliani e conferma il 21% di crescita nelle strutture ricettive e il 26% di presenze in più sull’Isola rispetto al 2015. In assenza di dati consolidati sarebbe azzardato tracciare un bilancio complessivo. E ora, a fine legislatura è stato depositato un disegno di legge governativo sul turismo.
 
Un documento corposo che consta di 50 articoli, e che sembra giungere tardivo, a fine legislatura. Con la lentezza con cui vengono esitati i documenti all’Ars, sembra difficile che l’iter di questo Ddl si possa concludere prima della fine della legislatura. Il nuovo testo andrà a regolare le strutture alberghiere e ricettive, fornirà i canoni precisi da rispettare per rientrare nella classificazione, rendendo chiara la differenza fra la miriade di tipologie offerte oggi ai consumatori.

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