Rosario Crocetta, abbandonato dal Pd, lancia un nuovo movimento - QdS

Rosario Crocetta, abbandonato dal Pd, lancia un nuovo movimento

Raffaella Pessina

Rosario Crocetta, abbandonato dal Pd, lancia un nuovo movimento

venerdì 03 Febbraio 2017

Sarà battezzato a Palermo, in una kermesse prevista il prossimo 17 febbraio. Prosegue la polemica sulla Finanziaria: “Nessuno mi ha chiesto norme”

PALERMO – Il Movimento cinquestelle parte all’attacco del presidente Crocetta e del segretario generale di palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso, che avrebbe prodotto una dichiarazione sostitutiva con attestazioni presumibilmente false all’Irfis, ente nel quale occupa la poltrona di vicepresidente.
Giancarlo Cancelleri ha dichiarato di avere scritto a Crocetta e alla Procura della Repubblica perché “si faccia la necessaria chiarezza”. Il deputato pentastellato ha inoltre sottolineato che la situazione riguarda la “vicenda extrabudget della Formazione professionale”, con la condanna definitiva della Corte dei Conti ad un maxi risarcimento da quasi 1,3 milioni di euro e che la vede a processo con un’accusa per peculato per 11 milioni di euro.
“Il segretario generale il 12 dicembre – ha affermato Cancelleri – ha omesso di segnalare, nella dichiarazione sostitutiva prodotta all’Irfis, le indagini a suo carico da parte della Procura per abuso d’ufficio e peculato, di cui non poteva non sapere. Per segnalare la vicenda, il M5S ha scritto anche al presidente dell’Irfis e all’organo di vigilanza di questo ente”.
Prosegue invece la polemica tra il Pd e Rosario Crocetta, sorta dopo la bocciatura della finanziaria da parte di più settori del suo partito. Il presidente non ci sta e risponde: “Se alcuni deputati del Pd dicono che nella finanziaria non ci sono gli emendamenti che avevano chiesto, per quanto mi riguarda è troppo. A me non li ha chiesti nessuno, il Pd ha sei assessori e non può dire di essere scollegato dal governo. Gli assessori sono stati indicati da loro, io li ho nominati e condivisi: se sono i loro assessori a non avere recepito alcuni dei loro emendamenti, li sfiducino e ne chiedano il ritiro al partito”. Mimmo Turano, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all’Ars ha dichiarato: “Il presidente della Regione siciliana confonde l’autonomia con l’arbitrio. Le finanziarie diventano elettorali quando a criteri ben precisi si sostituisce l’arbitrio degli organi politici e in commissione bilancio mi sono reso conto che in più di un provvedimento è stato il governo a far passare questo principio”.
Ma Crocetta risponde:”Come è possibile pensare che voglia fare la campagna elettorale con la finanziaria dove non è previsto nulla? L’ho fatta snella proprio per evitare marchette”. Su tutti pesa il giudizio del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone: “Il Governo non ha rispettato i tempi all’inizio e continua a non rispettarli. Mi auguro che gli assessori facciano fino in fondo il loro dovere e che partecipino ai lavori della commissione bilancio”. Ed a aggiunto che “la Finanziaria è un cammino a ostacoli, perché il governo, purtroppo l’ha depositata in ritardo, ha portato una manovra aggiuntiva e ha costretto la conferenza dei capigruppo a riprogrammare i lavori. Mi auguro che possa essere approvata entro i tempi stabiliti e che si possa evitare un ulteriore mese di esercizio provvisorio”.
Intanto Rosario Crocetta, abbandonato dal Pd, dopo gli annunci sulla volontà di ricandidarsi alla presidenza della Regione, passa ai fatti e lo fa con un nuovo movimento che sarà ‘battezzato’ a Palermo, in una kermesse in programma il prossimo 17 febbraio.

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