Siae: non si arresta la lotta al "secondary ticketing" - QdS

Siae: non si arresta la lotta al “secondary ticketing”

Adriano Agatino Zuccaro

Siae: non si arresta la lotta al “secondary ticketing”

martedì 21 Febbraio 2017

Il fenomeno è esploso con il caso Coldplay, finito in ricorso al Tribunale civile con l’adesione di Federconsumatori. Lo scorso 27 gennaio è stata presentata una denuncia per il concerto di Vasco

ROMA – Coldplay, U2, Ed Sheeran, Vasco Rossi, Lady Gaga arriveranno presto in Italia coi loro concerti-evento. Star internazionali che muovono un giro d’affari di svariati milioni di euro su cui fa leva il fenomeno del secondary ticketing. “Dopo pochi minuti dall’apertura della vendita dei biglietti sui canali ufficiali, erano già disponibili sul mercato secondario i biglietti a prezzi notevolmente maggiorati per il concerto di Lady Gaga del 26 settembre prossimo, e abbiamo deciso di agire nuovamente, come già fatto per i casi dei concerti dei Coldplay, degli U2 e di Ed Sheeran”, ha commentato pochi giorni fa Gaetano Blandini, direttore generale di Siae, presentando denuncia al tribunale di Milano.
“Avevamo rilevato che già prima della partenza della prevendita del 9 febbraio (per il resto del pubblico i biglietti del concerto sono stati messi in vendita lunedì 13 febbraio) si stava verificando una situazione surreale – ha aggiunto –. Le vendite dei titoli di ingresso sui canali ufficiali non erano ancora partite e già su piattaforme parallele si annunciava la disponibilità di biglietti a prezzo maggiorato”.
Una “piaga” che la Siae combatte da parecchi mesi e che è esplosa col “caso Coldplay” finito in un ricorso d’urgenza al Tribunale civile il 10 ottobre scorso con l’adesione di Federconsumatori.
“ll fatto che alcuni grandi organizzatori di concerti abbiano acquisito la proprietà di siti web di secondary ticketing suscita un forte imbarazzo per una innaturale commistione di interessi che è nostro dovere segnalare alla Magistratura – ha dichiarato il direttore – Chi opera in questo modo infatti guadagna impropriamente sulle spalle di autori, artisti, produttori e di tutti coloro che lavorano nello spettacolo. Si tratta di un freno inaccettabile alla crescita economica oltreché alle opportunità di lavoro nel settore dello spettacolo e della cultura”.
Grossi problemi si erano verificati anche per l’evento “Vasco Modena… Modena Park” del 1° luglio 2017 con Siae costretta il 27 gennaio a presentare una denuncia querela contro la piattaforma online Viagogo che “nonostante la lettera di diffida formale inviata il 19 gennaio scorso – continua a mettere a disposizione e vendere biglietti non ancora disponibili per l’evento”.
Il 2 febbraio i rappresentanti di Siae sono stati ascoltati alla Camera presso la Commissione Cultura nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo. “Abbiamo istituito un apposito indirizzo di posta elettronica, nosecondaryticketing@siae.it, dove in pochi giorni abbiamo ricevuto oltre 80 segnalazioni, riferite al concerto evento di Vasco Rossi, che sono state tutte evase – ha detto Blandini –. Tutte le segnalazioni ricevute sono state riscontrate con Best Union che, ad oggi, ha già annullato quasi 1.200 biglietti. Insieme a Best Union continueremo a monitorare la situazione al fine di tracciare queste vendite e annullare casi di accaparramenti di biglietti per vendite a prezzi esorbitanti”.
“La violazione – ha aggiunto nel corso dell’audizione Blandini – riduce i guadagni degli organizzatori, comprime i diritti degli artisti, limita la diffusione della cultura e colpisce i consumatori”. Ora si attende il decreto di attuazione, prosegue Blandini, “che mi auguro sia il più equilibrato possibile. Noi se ce lo chiederanno siamo pronti a fornire il know how”.

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