Palermo - Reset, conti in miglioramento ma il personale costa 35,5 mln - QdS

Palermo – Reset, conti in miglioramento ma il personale costa 35,5 mln

Gaspare Ingargiola

Palermo – Reset, conti in miglioramento ma il personale costa 35,5 mln

mercoledì 01 Marzo 2017

L’Amministrazione Orlando ha approvato il Piano industriale triennale della società controllata. Per l’anno in corso è previsto un adeguamento in eccesso del contratto di servizio

PALERMO – Conti leggermente in utile, spesa per il personale preponderante ma investimenti in crescita. Budget 2017 in chiaroscuro per Reset e Sispi, che la giunta Orlando ha approvato insieme ai rispettivi Piani industriali triennali 2017/2019. Una situazione che abbiamo deciso di analizzare in due uscite, analizzando nel dettaglio la situazione delle due società.
La Reset, consortile sorta delle ceneri della Gesip, inizia il nuovo anno con un utile di 166 mila euro. I ricavi di 39,8 milioni sono assorbiti quasi per intero dalla spesa per il personale (35,5 milioni), che quest’anno passerà da 29 a 34 ore medie settimanali. L’organico ammonta a 1.500 unità con un tasso di assenteismo del 10 per cento e viene impiegato in media una ventina di giorni al mese, tranne che nei mesi solitamente destinati alle ferie come agosto e dicembre.
Le spese ammontano in totale a 39,1 milioni, ma quest’anno aumenteranno perché gli interventi di manutenzione, che nel 2016 sono costati appena 200 mila euro, arriveranno a 4,7 milioni, costringendo l’azienda a destinarvi non più 40 ma 180 operai. Questo incremento, “oltre a rappresentare difficoltà per il reperimento e la formazione del personale operativo, necessita di strutture tecniche capaci di gestire progetti e con specifiche professionalità”.
 
Per dirla in breve, il Comune e le altre partecipate pretendono di più (e forniscono finanziamenti più cospicui) ma i mezzi e la formazione dei dipendenti non sono ancora sufficienti. Il contratto di servizio al momento ammonta a 31,6 milioni ma nel 2017 è previsto un adeguamento di 1,3, più 2,8 dalle altre partecipate (2 milioni da Rap, 450mila euro dall’Amap e 400mila dall’Amat) e 4 milioni dalla manutenzione di scuole, edifici comunali, beni confiscati, monumenti, Fiera del Mediterraneo, parchi e giardini, la pulizia di tram, sovrappassi e strisce pedonali, il diserbo. Nel primo caso si tratta però di impegni di spesa che le altre aziende dovranno confermare per iscritto: “La società (la Reset, ndr) non ha ancora la certezza che tutti gli eventi previsti (contratti da stipulare) siano effettivi, né è possibile definire con certezza la redditività degli stessi” ed “è essenziale per la sostenibilità economica di questa società” che queste ipotesi si concretizzino.
Una situazione, come detto, in bilico tra luci e ombre, il cui sviluppo futuro potrà essere più chiaro soltanto nei prossimi mesi.

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