Legge di Stabilità, Crocetta ricorre alla Consulta - QdS

Legge di Stabilità, Crocetta ricorre alla Consulta

Raffaella Pessina

Legge di Stabilità, Crocetta ricorre alla Consulta

martedì 07 Marzo 2017

Essa prevede un prelievo forzoso da Roma di 1,5 mld entro il 2020. “Disattesi” gli accordi pattuiti con l’Intesa Stato-Regione

PALERMO – Sembra a rischio l’Intesa Stato-Regione, firmata dal presidente Crocetta, quello che doveva garantire di rimettere a posto i conti regionali a patto della rinuncia ai contenziosi della Sicilia nei confronti dello Stato. L’esecutivo siciliano è stato costretto a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il comma 528 della legge di Stabilità 2017, che rischia di neutralizzare i benefici di quell’accordo.
Secondo i tecnici di Palazzo D’Orléans, la Regione Sicilia dovrebbe incassare dallo Stato 4,2 miliardi di euro nel 2016, 5 miliardi nel 2017 e 5,3 miliardi nel 2018. Roma opererebbe un prelievo di 3,6 miliardi di euro nel 2016 e di 2,2 miliardi di euro nel 2018, 1,4 miliardi in meno. Questa sarebbe una buona notizia, ma l’ultima legge di Stabilità prevede un prelievo forzoso di 1,5 miliardi di euro entro il 2020. Per questa differenza in difetto, Crocetta il 15 febbraio ha fatto ricorso alla Consulta. Il segretario generale della Cgil siciliana, Michele Pagliaro, parla di “bluff” e di “gioco delle tre carte del governo nazionale, come se non ci fosse piena consapevolezza della gravità della crisi finanziaria in Sicilia. “Il nostro auspicio – ha concluso Pagliaro –  è che la Regione vada fino in fondo e faccia valere i suoi diritti”.

Intanto, prosegue la vicenda dei vitalizi dell’Ars
perchè ogni settimana alla trasmissione L’Arena di Raiuno viene dedicato uno spazio a tale vicenda. Il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, in una nota ha voluto specificare che “con 6.599.504,50 l’Ars è l’unica tra tutti i consigli regionali ad avere alimentato il Fondo statale in applicazione della legge Letta sul contributo di solidarietà a pensioni e vitalizi nel periodo 2014-2016. E lo ha fatto molto prima di alcuni (a luglio del 2014) e di gran lunga meglio di tutti (in valori assoluti la trattenuta di 6,5 milioni è la più cospicua in Italia)”.
Ardizzone è intervenuto in difesa del parlamento regionale contro le dichiarazioni del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha invitato l’Assemblea nel corso della trasmissione Rai L’Arena, “a rompere con i privilegi del passato” sulla base del mancato versamento da parte dei deputati in pensione del contributo di solidarietà allo Stato. Secondo Crocetta “i vitalizi sono stati cambiati dal 2009 in poi, ma c’è chi continua a percepire cifre spaventose. Di fronte alla disoccupazione pazzesca, è un atto etico fondamentale dire ‘io non ci sto’. Fare il contributo straordinario di solidarietà è una via perseguibile”.
Anche domenica scorsa il conduttore della trasmissione Giletti è tornato alla carica, questa volta sulla questione dei disabili e proprio ieri si è svolta la riunione sulla disabilità, con i piani individuali di assistenza socio-sanitaria integrata, per i disabili gravissimi.  Incontro al quale hanno partecipato, oltre al presidente Rosario Crocetta, l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, i dirigenti dell’assessorato Salute e dell’assessorato alle Politiche sociali e i manager delle Aziende sanitarie provinciali. La Regione sta inoltre lavorando per integrare altre risorse nella manovra finanziaria in esame all’Ars.

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