Spesa per consumo gas, in Sicilia è più bassa: 863 euro nel 2016 - QdS

Spesa per consumo gas, in Sicilia è più bassa: 863 euro nel 2016

redazione

Spesa per consumo gas, in Sicilia è più bassa: 863 euro nel 2016

mercoledì 15 Marzo 2017

Secondo il report di SosTariffe.it, nell’Isola il valore è inferiore alla media nazionale (971 €). Nelle regioni meridionali si rilevano i consumi minori grazie agli inverni più miti e corti

ROMA – L’Italia è nota per avere bollette gas tra le più salate d’Europa. Tuttavia, spese e consumi non sono uniformi a livello territoriale, dato che il prezzo al metro cubo di gas naturale varia in funzione della regione.
Inoltre, in certe zone il consumo di gas è molto superiore rispetto ad altre, fondamentalmente a causa delle maggiori necessità di riscaldamento dovute a periodi invernali più lunghi e rigidi. 
SosTariffe.it, nel suo ultimo osservatorio sul gas naturale, ha stimato il consumo di gas nelle differenti regioni durante il 2016, considerando la spesa annua in ogni territorio per capire dove si pagano le bollette più salate e dove le tariffe del mercato libero offrono la convenienza maggiore.
SosTariffe.it, a partire dei dati pervenuti dagli utenti che hanno utilizzato lo strumento di comparazione delle tariffe gas è riuscito a estimare i consumi di gas per ogni regione italiana.
Successivamente, tenendo conto dei prezzi di riferimento del gas naturale stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi), è stata calcolata la spesa per il gas del 2016 in ogni regione.
L’osservatorio ha voluto analizzare, inoltre, quanto si potrebbe risparmiare in ogni territorio passando al mercato libero del gas, tenendo conto dell’eventuale convenienza delle tariffe per il gas oggi attivabili in Italia rispetto a quelle della maggior tutela (Aeegsi).  
I risultati di queste analisi sono riportati nella tabella in pagina.
Come si evince dalla tabella, in Italia nel 2016 sono stati consumati mediamente 1.222 m3 di gas naturale, con una spesa media annua che si aggira intorno ai 971 euro, tanto per la maggior tutela quanto per il mercato libero.
In particolare, le regioni che hanno speso di più per il gas naturale nel 2016 sono il Molise (1.474 €/anno), le Marche (1.152 €/anno) e l’Abruzzo (1.105 €/anno). Sopra la media nazionale anche il Friuli Venezia Giulia, la Toscana e l’Emilia Romagna (1.091, 1.011 e 976 €/anno, rispettivamente).
D’altro canto, la regione che avrebbe pagato le bollette del gas più leggere è la Basilicata, con una spesa di 800 €/anno, ovvero 674 €/anno in meno rispetto al suo vicino Molise. Altri territori con bollette del gas relativamente poco pesanti sono la Campania (844 €/anno), la Liguria (858 €/anno) e la Sicilia con 863 €/anno.
Per quanto riguarda le regioni che hanno consumato più gas naturale nel 2016, il primo posto va ancora al Molise (1.865 m3/annui), seguito dal Friuli Venezia Giulia, le Marche e l’Abruzzo, il che potrebbe dimostrare che quello del 2016 è stato un inverno difficile per le regioni montane dell’Appennino Centrale e delle Alpi Orientali. Anche l’Emilia Romagna, la Toscana e il Trentino Alto Adige presentano consumi sopra la media nazionale.
Invece i consumi più bassi di gas naturale durante il 2016 sono stati registrati al Sud, come è logico aspettarsi tenendo conto degli inverni più miti e corti che lo caratterizzano. In Basilicata (1.003 m3/annui) e Sicilia (1.005 m3/annui) gli utenti di SosTariffe.it hanno indicato consumi più bassi, seguiti da Liguria e Campania (1.053 e 1.068 m3/annui rispettivamente).
Stando ai dati riportati da SosTariffe.it, passare al mercato libero, optando per le tariffe gas più vantaggiose, garantisce un risparmio in tutta Italia, con una spesa annua del 13,77% più bassa, in media, rispetto a quella dell’Aeegsi. 
La convenienza delle offerte dei distributori del mercato libero è evidente sia dove la spesa di gas è più elevata, sia nei luoghi in cui i prezzi sono più bassi. In effetti, lo studio di SosTariffe.it ha riscontrato la più elevata convenienza nel passare al libero mercato in Basilicata, con un risparmio del 15,3% annuo.
In questi ultimi anni, la convenienza nel passare al mercato libero è cresciuta: nel 2013, in effetti, stando ai dati pubblicati da SosTariffe.it in un precedente osservatorio, optare per l’offerta più vantaggiosa del mercato libero consentiva in media di risparmiare il 7,9% della spesa annua, che all’epoca significavano 95 euro all’anno, contro il 13,11% e i 167 €/anno risparmiabili nel 2016.

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