Riscossione Sicilia, è guerra tra Ars e Fiumefreddo - QdS

Riscossione Sicilia, è guerra tra Ars e Fiumefreddo

Raffaella Pessina

Riscossione Sicilia, è guerra tra Ars e Fiumefreddo

giovedì 16 Marzo 2017

L’amministratore dell’Ente: “Unica preoccupazione è difesa del Palazzo del potere e l’ossessione di farmi fuori”. Ardizzone: “Questo Parlamento deve essere in condizioni di votare senza condizionamento”

PALERMO – Prosegue la polemica tra il Parlamento regionale e l’amministratore unico di Riscossione Sicilia. Ieri è stato sentito dalla commissione parlamentare Antimafia il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha puntato il dito contro l’”antimafia di facciata”. “Non ci sto – ha continuato – ad accettare una rappresentazione dell’Ars come un coagulo di criminali che vuole affossare Riscossione Sicilia. E’ un fatto che si sia avviata una campagna mediatica che vuole condizionare l’Assemblea”.
L’amministratore unico dell’ente di riscossione, Antonio Fiumefreddo, anch’egli sentito in precedenza dalla commissione, la scorsa settimana in una tesissima seduta in Bilancio aveva parlato di una mafia che si annida tra gli scranni dell’Ars. Uno scenario respinto dalla più alta carica di Palazzo di Normanni: “Non si va in giro per le tv, a sferrare attacchi, magari per trarne un beneficio politico. Compito dell’amministratore di Riscossione è presentare un disegno strategico, un piano industriale a fronte di ripetute ricapitalizzazioni e di un decremento della riscossione almeno nel 2015”. Un’audizione definita dalla presidente Rosy Bindi “interessante” e, al pari di quella di Fiumefreddo, “utile per la nostra inchiesta sull’antimafia”,  ha concluso. 
Ieri Fiumefreddo ha incontrato il presidente Rosario Crocetta al quale potrebbe rassegnare le dimissioni: “L’unica preoccupazione – accusa – appare essere la difesa, invero impossibile, del Palazzo del potere e l’ossessione di farmi fuori da Riscossione Sicilia”. Ardizzone ieri in Aula ha riferito su quanto ha dichiarato in commissione parlamentare Antimafia: “Mi sono sentito mortificato da responsabile di una istituzione e da siciliano. Mi sono visto costretto ad evidenziare che nelle commissioni dell’Ars apposite il dibattito su Riscossione Sicilia è stato molto specifico”; e ha citato anche l’interrogazione del Movimento cinquestelle. Alla precisa domanda del presidente Bindi, “Ma è oggetto di questa commissione o potrebbe essere oggetto della commissione Finanze?”, ha risposto: “No è dell’Antimafia, perché questo parlamento deve essere in condizioni di votare senza condizionamenti di alcuna sorta e se questo Parlamento non dovesse votare la ricapitalizzazione non significa che vi sia sotto un patto criminale. Ardizzone ha ripercorso la storia delle ricapitalizzazioni di Riscossione Sicilia”. Infine, ha criticato il filmato messo on line con le immagini della seduta della commissione Bilancio con la musica del Padrino di sottofondo.

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