“Il difensore civico comunale, davvero indipendente ed esperto di diritti umani e di cittadinanza, è chiamato a garantire l’imparzialità e il buon andamento della Pubblica amministrazione. Egli interviene su segnalazione dei cittadini ed anche di propria iniziativa, quando si verificano abusi, disservizi, disfunzioni, carenze e ritardi nell’agire degli Uffici pubblici”.
“Non ho contezza del testo definitivo visto che è stato cambiato molte volte. Da quello che apprendo dai giornali sembra che si vogliano abolire i difensori civici comunali per istituire 110 (tante sono le Province italiane) difensori civici provinciali territoriali. Mi sembra una enormità e non vedo dove stia il risparmio. A parte il fatto che noto una contraddizione evidente: quasi tutti i partiti vogliono abolire le obsolete Province e poi ci troviamo di fronte la proposta Calderoli che non solo rivaluta l’Ente provincia ma lo “rimpolpa” attribuendogli una competenza enorme istituendo un organo (appunto il difensore civico territoriale) che peserà non poco sulle casse provinciali”.
“Certamente effetti non positivi perchè verrebbe eliminata una figura di garanzia e di tutela dei diritti della popolazione. Mi auguro che in sede di discussione, sia alla Camera che al Senato, prevalga il senso della responsabilità e il rispetto per un organo necessario che opera per migliorare l’immagine delle istituzioni locali, accrescere la partecipazione dei cittadini e risolvere problemi che affliggono la cittadinanza in quanto fruitrice di servizi essenziali. Ovviamente parlo di una difesa civica non lottizzata, super partes e di grande prestigio. Quella che invece è asservita ed è equiparabile ai sottogoverni non m’interessa proprio e non ne voglio nemmeno parlare”.
“Qualunque sforzo io faccia, non vedo quale limitazione di spesa ci possa essere nella proposta Calderoli. Se si vuole adottare una linea del rigore bisogna fare una proposta più articolata senza mortificare l’istituto della difesa civica che costituisce il “contrappeso” alla giusta assegnazione di poteri agli esecutivi locali, regionali e quanto prima anche al Governo. Se si rafforzano i poteri dei sindaci, assessori, e presidenti di Regione, è necessario prevedere una difesa civica più autorevole capace di rappresentare un punto di riferimento certo per la tutela del principio di legalità e dei diritti dei cittadini. Temo che in funzione della giusta esigenza di “risparmiare”, si colpiscono soltanto alcuni settori privilegiandone altri. Come qualificare il programmato aumento di fondi a favore di alcune Autorità di Garanzia? Penso , infine, che l’abolizione della figura del difensore civico comunale debba essere rispettosa delle autonomie locali e delle regioni soprattutto quelle a Statuto Speciale.
“Qualunque sforzo io faccia, non vedo quale limitazione di spesa ci possa essere nella proposta Calderoli. Se si vuole adottare una linea del rigore bisogna fare una proposta più articolata senza mortificare l’istituto della difesa civica che costituisce il “contrappeso” alla giusta assegnazione di poteri agli esecutivi locali, regionali e quanto prima anche al Governo. Se si rafforzano i poteri dei sindaci, assessori, e presidenti di Regione, è necessario prevedere una difesa civica più autorevole capace di rappresentare un punto di riferimento certo per la tutela del principio di legalità e dei diritti dei cittadini. Temo che in funzione della giusta esigenza di “risparmiare”, si colpiscono soltanto alcuni settori privilegiandone altri. Come qualificare il programmato aumento di fondi a favore di alcune Autorità di Garanzia? Penso , infine, che l’abolizione della figura del difensore civico comunale debba essere rispettosa delle autonomie locali e delle regioni soprattutto quelle a Statuto Speciale. Non mi pare che tout court si possano comprimere i poteri, in materia di enti locali, come quelli che ha la Sicilia. Bisogna riflettere se una volta approvata la proposta Calderoli questa possa automaticamente essere applicata in Sicilia senza una legge regionale di recepimento”.