Regione siciliana, è bufera su nomine consulenti e partecipate - QdS

Regione siciliana, è bufera su nomine consulenti e partecipate

Raffaella Pessina

Regione siciliana, è bufera su nomine consulenti e partecipate

mercoledì 22 Marzo 2017

Falcone (Fi): “I bandi regionali esempio di amministrazione scellerata”. Il Presidente, intanto, si difende: “Seguiamo solo le norme”

PALERMO – Invano si tenta in commissione legislativa Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana di portare avanti il documento sulla Finanziaria regionale, l’ultima della legislatura. I partiti non trovano un accordo, l’esercizio provvisorio verrà inevitabilmente prolungato di un ulteriore mese, l’ultimo possibile, pena la decadenza, seppur anticipata di pochi mesi, del Parlamento regionale. Le elezioni per questo organismo si terranno infatti nell’autunno di quest’anno. I posti a disposizione saranno ben venti in meno rispetto all’ultima legislatura: 70 al posto di 90. Il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo di Ncd, ha lanciato l’allarme dicendo che il “governo ha annunciato di voler portare in commissione modifiche alla manovra garantendo fondi per 50 milioni in favore dei disabili gravi. Ebbene ancora non abbiamo ricevuto alcun documento nel merito”.

La commissione Bilancio continua ad essere rinviata
e questa mattina oltre al governo dovranno essere ascoltati anche i disabili. Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, in una nota interviene sulla polemica delle nomine che sarebbero state effettuate dal Governo prima della chiusura della legislatura: “Da circa una settimana – ha dichiarato – la questione delle nomine sta assumendo sulla stampa una rilevanza eccessiva. Voglio precisare che né io né il mio governo ci strapperemo le vesti per quelle nomine”. “La legge – prosegue – attribuisce all’esecutivo le nomine negli enti e direttamente al presidente della Regione quelle delle partecipate. Tutto qui. Non c’è alcuno scontro. Per quel che mi riguarda è una normale discussione, che include anche la possibilità di non fare alcuna nomina, anche perché qualcuno c’è già in quegli enti”.
A proposito di partecipate, il capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone critica la gestione delle stesse: “L’operato di Rosario Crocetta e del Partito democratico riesce a lasciarci costantemente senza parole. A darci l’ennesimo esempio di una gestione scriteriata della Cosa pubblica sono i bandi indetti dalla Regione per la ricerca degli esperti che dovranno occuparsi della gestione dei fondi europei, e questo dopo che Palazzo d’Orleans ha chiuso lo scorso anno, con non poca leggerezza, Sviluppo Italia Sicilia, realtà qualificata che debitamente razionalizzata, avrebbe potuto gestire proficuamente i progetti”. “Ora – prosegue Falcone – il nuovo bando regionale di assistenza tecnica, prevede l’assunzione di venti professionisti che saranno selezionati nei prossimi mesi e saranno remunerati tra i 50 mila e gli 85 mila euro lordi ciascuno. Se Sviluppo Italia Sicilia – conclude  – fosse stata ancora operativa, la gestione dei fondi europei sarebbe stata ben più spedita, senza inutili rallentamenti e perdite di tempo. Ma quel che ormai è evidente a tutti è che il governo Crocetta non brilla affatto per lungimiranza, essendosi invece distinto sino ad oggi solo per sopprimere tutto ciò che di buono c’è in Regione e favorire soltanto gli amici”.

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