Nel 2016 la Regione ha incassato 23 mln €, il sito campano 26. La maggior parte dei musei sconosciuti ai visitatori. Parchi archeologici senza autonomia gestionale nonostante una legge di 17 anni fa
Ci risiamo. Il turismo culturale in Sicilia sale ma, rispetto alle potenzialità e agli impegni economici pubblici, resta fanalino di coda in Italia. I numeri delle presenze nei musei e nelle aree archeologiche dell’Isola parlano chiaro: l’aumento c’è. I dati ufficiali relativi alla fruizione dei siti e musei regionali rilevati nel 2016 registrano complessivamente 23.203.561,20 euro di incassi per un totale di 4.392.005 visitatori rispetto ai 20.439.345 di euro di incassi e 3.932.647 visitatori del 2015. Quindi, il dato complessivo riporta l’11,68% in più dei visitatori e il 13,52% di incassi.
Secondo i dati ufficiali della Regione, sono 111 i siti archeologici e museali siciliani. Questi insieme incassano complessivamente meno dei soli scavi di Pompei. Comparando i numeri, la Sicilia si piazza al quarto posto dopo il Lazio, la Campania e la Toscana. Una notizia che, ormai, non fa notizia.
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