Regionali, centrodestra spaccato sulle primarie - QdS

Regionali, centrodestra spaccato sulle primarie

Raffaella Pessina

Regionali, centrodestra spaccato sulle primarie

martedì 28 Marzo 2017

Oggi l’Ars torna a lavoro: verrà approvata proroga dell’esercizio provvisorio. Forza Italia si defila. Pagano (Lega): “Ammucchiata centrista”

PALERMO – Si riaprono oggi i lavori dell’Assemblea regionale siciliana, per portare avanti i lavori parlamentari sulla Finanziaria e il Bilancio preventivo. Verrà quasi certamente approvata anche la proroga dell’esercizio provvisorio di un altro mese. L’attenzione dei partiti politici però è spostata sulle primarie, in particolare quelle del centrodestra, coalizione che si sta spaccando per opinioni contrastanti sui nomi da proporre per la poltrona di presidente della Regione.
 
“Le primarie sono uno strumento che solo due mesi fa tutti i protagonisti del centrodestra avevano benedetto – dice Alessandro Pagano, coordinatore della lista in Sicilia occidentale della Lega-Noi con Salvini – Il nostro movimento ha raccolto 12.000 firme per Angelo Attaguile, ‘Diventerà Bellissima’ e il Movimento nazionale siciliano hanno raccolto le proprie a sostegno di Nello Musumeci e Gaetano Armao – aggiunge – Il nostro obiettivo è quello di condividere un programma che metta al primo posto i siciliani, con un candidato unito anti sistema. Evidentemente sono altri gli interessi di Fi e Cantiere popolare”.
Pagano critica l’operato di Gianfranco Miccichè e Saverio Romano di Forza Italia che “in un colpo solo seppelliscono il centrodestra in Sicilia e aprono a una ‘larga coalizione’ dai contorni indefiniti. In sostanza si preparano al grande inciucio, all’ammucchiata centrista”. Pagano si è detto sicuro che “questo loro progetto sarà superato dai fatti e bocciato dall’opinione pubblica”.
Ieri mattina Saverio Romano e Gianfranco Micciché in una nota congiunta avevano annunciato che Forza Italia e Cantiere Popolare non presenteranno candidati per le primarie del centrodestra. Una decisione motivata “da alcune considerazioni politiche: innanzitutto la necessità di attrezzare una larga coalizione alternativa a Crocetta. In secondo luogo perché viene ritenuto necessario un confronto sui contenuti e sui programmi, presupposto indispensabile di unità e coesione. Emerge inoltre – prosegue la nota -la preoccupazione che le primarie non facciano conseguire gli obiettivi prefissati. Esprimiamo un sincero apprezzamento per coloro che avevano colto la sfida delle primarie e con i quali auspichiamo confronto nelle prossime settimane per trovare un’intesa, ben consapevoli che i valori politici e la comune visione su ciò che serve alla Sicilia per un riscatto dalla nefasta azione di malgoverno di Crocetta non potranno che condurci ad un impegno condiviso’’.
Mns, Noi con Salvini e Diventerà Bellissima considerano molto grave che alcuni partiti, malgrado avessero sottoscritto quella intesa, abbiano deciso all’ultimo momento di tirarsi fuori con bizantinismi e motivazioni disarmanti, mettendo a serio rischio l’unità dell’alleanza. Inoltre, hanno annunciato che i loro tre candidati hanno formalizzato ieri la loro accettazione di candidatura innanzi ad un notaio. “Ci siamo sempre impegnati in questi mesi a tutelare l’unità di una coalizione che ha il dovere morale di tenersi compatta senza trasformismi per offrire una proposta di sviluppo e rilancio della Sicilia, sconfiggere il malgoverno di Crocetta, del Pd e dei suoi alleati e, al contempo, impedire che abbiano successo l’incapacità e la demagogia grillina. In questa direzione, Armao, Attaguile e Musumeci hanno concordato per i prossimi giorni un confronto politico-programmatico, di impegno e percorso comune, per affrontare insieme le drammatiche esigenze della Sicilia”.
Intanto, l’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, ha deciso di rinunciare alla scorta che gli era stata assegnata per la sua sicurezza. “Mi rifiuto di vivere in una condizione di limitazione della mia libertà – ha dichiarato -nel timore che qualcuno possa reagire alle iniziative intraprese” e sottraendo “quelle poche forze, di cui disponiamo per assicurare la presenza dello Stato sul territorio, a beneficio della mia persona”.
“Del resto – prosegue Fiumefreddo –  se c’è chi “pensa di risolvere il problema facendomi del male”, visto che quello che “avevo da dire, fare e scrivere è già a disposizione delle Autorità competenti, un minuto dopo che avessi subito un danno sarà ben chiaro dove andare a cercare responsabili e mandanti”.

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