Bandi regionali startup, la Sicilia dorme - QdS

Bandi regionali startup, la Sicilia dorme

Rosario Battiato

Bandi regionali startup, la Sicilia dorme

giovedì 30 Marzo 2017

Italia Startup e Warrant Group hanno mappato tutte le opportunità offerte regione per regione: l’Isola tra le ultime. Indagine Sole 24 Ore: oltre 100 bandi in tutta Italia e quasi un mld a disposizione per nuove imprese

PALERMO – C’è un solo bando regionale con dotazione finanziaria di 411mila euro dedicato alle startup siciliane. È quanto emerge da una ricerca effettuata all’interno del portale finanziamentistartup.eu, realizzato dall’associazione Italia Startup e da Warrant Group. Sul sito la panoramica nazionale, regione per regione, dei finanziamenti a disposizione dell’ecosistema startup italiano.
A fare il quadro complessivo con relativa classifica delle regioni più attive nel settore, ci aveva pensato, qualche giorno fa, Il Sole 24 Ore con una bella infografica dei finanziamenti. In tutta Italia ci sono oltre 100 bandi per un totale di circa 1 miliardo per tutte le neoimprese. Tra le prime dieci realtà non c’è la Sicilia, che resta distante dai budget messi a disposizione altrove. La prima nazionale è la Puglia con 369 milioni di euro e 9 bandi (5 regionali e 4 di altri enti), seguita dalla Sardegna con 130 milioni e 18 bandi (8 regionali, 10 altri enti) e dal Veneto con 102 milioni e 4 bandi (2 per tipologia). A completare la top ten ci sono Calabria (91 milioni), Toscana (56 milioni), Molise (44 milioni), Marche (31 milioni), Lombardia (29 milioni), Basilicata (24 milioni) e Abruzzo (23 milioni).
In questa graduatoria che misura la sensibilità delle amministrazioni regionali nella promozione delle startup, la Sicilia riesce a fare meglio soltanto dell’Emilia Romagna (136mila euro di stanziamento e 1 solo bando regionale attivo) e del Friuli Venezia Giulia che ha 8 bandi attivati ma non è stato possibile risalire alle risorse assegnate.
Per scoprire i vantaggi dell’unico bando regionale dedicato alle 331 startup dell’Isola, abbiamo utilizzato il portale finanziamentistartup.eu. Il bando in questione è dedicato ai giovani pescatori e si propone “di creare – riportiamo dal sito – lo sviluppo di nuove attività economiche nel settore della pesca attraverso i giovani pescatori”. Rientra nella misura 1.31 Feamp 2014-2020 nell’ottica dell’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle pmi, così come previsto dal quadro strategico comune per la programmazione 2014-2020.
La misura finanzia esclusivamente gli investimenti volti alla prima acquisizione di un peschereccio usato con alcuni requisiti specifici. Tra questi la lunghezza fuori tutto inferiore a 24 metri, deve essere attrezzato per la pesca in mare e di età compresa tra 5 e 30 anni.
Il sostegno è pari al 25% dei costi d’investimento connessi all’acquisizione del peschereccio oltre a indagini/analisi preliminari al suo acquisto e all’avviamento di nuove imprese.
 
A disposizione ci sono 411.091 euro e il sostegno, in ogni caso, non può essere superiore a 75mila euro per giovane pescatore. Per la partecipazione c’è tempo fino al 15 giugno prossimo, data ultima per far pervenire al dipartimento della Pesca mediterranea, dell’assessorato all’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca, il plico con la manifestazione di interesse e la documentazione richiesta.
Nell’elenco isolano c’è anche un altro bando, che tuttavia non rientra nella tipologia regionale. È il bando del Mibact: cultura crea, contributo per imprese culturali e creative nelle regioni di Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Vale 106,9 milioni di euro ed è aperto dallo scorso settembre. Ci sono tre differenti linee di intervento: nuove imprese dell’industria culturale (41 milioni), imprese dell’industria culturale e turistica (37,8 milioni) e terzo settore nell’industria culturale (27,4 milioni di euro). Tutti i dettagli sul sito culturacreativa.beniculturali.it.

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