Sentenze pilota dalla Cassazione per diminuire liti contribuenti-Fisco - QdS

Sentenze pilota dalla Cassazione per diminuire liti contribuenti-Fisco

redazione

Sentenze pilota dalla Cassazione per diminuire liti contribuenti-Fisco

giovedì 30 Marzo 2017

L’idea del direttore dell’Agenzia Entrate Rossella Orlandi per “scalare” i 232.992 processi iscritti a ruolo. Federcontribuenti: “Il rischio è un ulteriore abuso nei confronti dei consumatori”

ROMA – Contribuenti contro fisco, i nuovi processi iscritti a ruolo sono 232.992 per un valore delle liti per 32 miliardi di euro; un bel tesoretto per lo Stato. “Stiamo lavorando con la Cassazione per avere sentenze pilota”: lo ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.
Federcontribuenti: “Non ci sarebbero tanti processi se Stato ed Enti si muovessero dentro i confini leciti. Tra errori e abusi è questione di difendere lo Stato di Diritto e deve valere per i contribuenti lo stesso principio che vale per gli onorevoli, la presunzione di innocenza fino a prova contraria”.
È naturalmente interesse dell’AE rientrare dei 32 miliardi di euro che sono la somma delle liti pendenti ed è potere dell’Ente invitare la Cassazione ad arginare il fenomeno dei contenziosi ponendo fine alle troppe liti: chi ne trarrà vantaggio? Siccome nelle Commissioni le sentenze della Cassazione sono spesso vincolanti ai fini del giudizio, “la dichiarazione della Orlandi diventa estremamente grave perchè sospetta”. Troppi tributi inevasi e troppi processi convincono il direttore dell’Agenzia delle Entrate e il presidente della Cassazione ad intervenire: “quando Giovanni Canzio si lamenta degli arretrati, – un macigno da 50 mila cause -, va detto che nella stragrande maggioranza delle volte è proprio Equitalia con i suoi legali a ricorrervi come extrema ratio per ottenere una sentenza favorevole”.
In tutti i modi hanno cercato nel tempo di far diminuire le liti con il fisco fino ad alzare le spese per la difesa, ma mai “hanno cercato di capire perchè il 90% degli italiani è caduta vittima del fisco”.
La Orlandi dovrebbe “preoccuparsi di invitare il suo primo interlocutore – il MEF – a fare chiarezza sul sistema fiscale in Italia e poi pretendere un equo allineamento dalla Cassazione con sentenze che siano in linea con i principi contenuti nel codice civile, penale e nello Statuto del Contribuente, altrimenti, – conclude Paccagnella di Federcontribuenti – , il rischio è di un ulteriore abuso nei confronti dei contribuenti”.
Frode fiscale ed evasione fiscale sono argomenti che a distanza di 20 restano attualissimi e lo resteranno fin quando al governo penseranno di “salvare l’uovo e non la gallina” perchè nel corso di questi anni la platea dei contribuenti paganti è sensibilmente diminuita perchè diminuiti sono i posti di lavoro, quindi i redditi: “cosa c’è di difficile da capire?”.
Di questo si è parlato anche presso il C.commerciale la Casetta Mattei a Roma, presente anche la senatrice Cinzia Bonfrisco nota per le sue battaglie contro le ingiustizie sociali maturate all’interno di una legislazione lacunosa e imbrattata di paletti inutili.
Altri centri commerciali si sono fatti avanti offrendo uno spazio da adibire a Polo del Contribuente: “anche i direttori commerciali hanno compreso che, per far crescere i bilanci e mantenere in vita i commercianti, occorre dare ai consumatori, contribuenti e piccoli imprenditori modo di tutelarsi ricevendo tutte le informazioni e i consigli utili ad uscire dall’ingranaggio fiscale e bancario”.
Pensionati e dipendenti difficilmente cadono preda del fisco, taglieggiati come sono a monte, l’emergenza restano i titolari delle piccole imprese che, cadendo vittime del debito fiscale, si vedono chiudere ogni possibilità di lavorare per risanare la situazione economica oltre a vedersi ulteriormente aggredire dalle banche che fiutano come belve l’odore del sangue.

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