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Speciale Pasqua 2017 – Tradizioni che si rinnovano ormai da secoli

redazione

Speciale Pasqua 2017 – Tradizioni che si rinnovano ormai da secoli

sabato 08 Aprile 2017

La Settimana Santa rappresenta in tutta la Sicilia un momento in cui ritrovare il passato e riscoprire storici rituali. Numerosi appuntamenti in ogni angolo dell’Isola: da Enna a Trapani, passando per Caltanissetta

Si ringrazia:
Comune di Delia, Abate, Abate e Centro Sicilia
 

 
PALERMO – La settimana che precede la Pasqua rappresenta in Sicilia un momento importantissimo per la tradizione e la cultura siciliana. Dalla provincia di Messina a quella di Trapani, infatti, in numerosi centri dell’Isola si succedono tradizioni che si tramandano, in alcuni casi, anche da centinaia d’anni e anche a distanza di tutto questo tempo vengono riproposte con grande attenzione e dovizia di particolari.
Contenuti e simbologie diventano protagonisti di momenti che affondano le radici nei numerosi influssi che hanno lasciato un segno indelebile sulla Sicilia, soprattutto dovuti alla cultura spagnola, dominante tra il XVI e il XVII secolo.  “A Pasqua – scriveva Gesualdo Bufalino – ogni siciliano si sente non solo spettatore ma attore, prima dolente, poi esultante, d’un mistero che è la sua stessa esistenza”.
Le tante manifestazioni si caratterizzano per la grande varietà che assumono nei differenti territori, diventando elemento caratterizzante della comunità, nonostante i mutamenti sociali e culturali avvenuti nel corso nel tempo.
LA DOMENICA DELLE PALME – La processione della Domenica delle Palme si svolge con grande enfasi e rievocazioni figurate derivanti da tradizioni del teatro religioso tardomedievali. Durante la processione, in quasi tutti i paesi della Sicilia, si utilizzano ramoscelli di ulivo e foglie di palma, artisticamente intrecciate in forme tradizionali, che vengono portate in processione, generalmente da fanciulli. In passato, venivano utilizzate anche fronde di alberi sempreverdi come l’alloro, ritenute portatrici di un valore magico-religioso e conservate tutto l’anno per preservare dai rischi di malattie e disgrazie.
In alcune processioni si rievoca l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, come a Caltanissetta, dove nel pomeriggio della Domenica delle Palme il centro della città è attraversato dalla processione di un simulacro di Cristo su una barca interamente ricoperta di fiori. A Enna, invece, la processione prevede la presenza di figuranti appartenenti alle varie confraternite, che rappresentano l’arrivo del Messia nella Città santa.
LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ SANTO – In molte località, pensiamo per esempio a Trapani, Caltanissetta ed Enna, si svolgono processioni da parte delle varie Confraternite, che organizzano cortei sacri con le statue da loro custodite o che le caratterizzano nell’intitolazione. In tali occasioni i santi destinatari del culto locale vengono talvolta integrati nei riti della Settimana Santa.
GIOVEDÌ SANTO – I “Sepolcri”, allestimenti all’interno delle chiese per l’adorazione, rappresentano i grandi protagonisti della giornata di giovedì. Elemento caratteristico è la presenza negli altari predisposti per tali allestimenti, di vasetti con germogli di grano fatti crescere al buio (“i lavureddi” cioè “piccole messi”) che alcuni studiosi riferiscono a tradizioni elleniche. Il Giovedì Santo è il giorno più famoso della Settimana di Caltanissetta: le strade del centro storico si riempiono grazie alla Processione dei 16 Gruppi Sacri che rappresentano le stazioni della Via Crucis. Le Vare, opera per la maggior parte di scultori napoletani della seconda metà dell’Ottocento, sono maestose in quanto accolgono ciascuna diversi personaggi in grandezza naturale. È una processione molto amata dalla città e che attrae moltissimi turisti.
VENERDÌ SANTO – È la giornata caratterizzata dalla processione del Cristo Morto, che si svolge nella maggior parte dei casi con un’esasperata lentezza. La processione è caratterizzata non soltanto dalla presenza del Crocefisso o del Cristo morto, adagiato su di una lettiga o in un’urna di vetro (“cataletto”), ma anche dai “Misteri”, statue lignee o di stucco che richiamano i vari momenti della Passione di Cristo (Gesù alla colonna della flagellazione, Gesù schernito, Ecce Homo, Gesù caricato della croce, Gesù crocifisso, Gesù morto posto in una lettiga).
DOMENICA DI RESURREZIONE – La processione de “L’Incontro”, chiamata in vario modo, inizia generalmente molto presto la mattina di Pasqua, con la statua della Madonna che va lungamente in cerca del figlio. Dopo un lungo itinerario, avviene l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna, per la quale spesso viene prevista una subitanea metamorfosi con la sostituzione della statua o del manto, per esprimere il potere di rinascita della Resurrezione. Non mancano casi in cui il simulacro della Madonna si china o si sporge a baciare Cristo.

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