La presenza in tavola di alcune pietanze rappresenta sicuramente un ulteriore modo per celebrare questo momento di festa e segnare la conclusione delle ristrettezze e delle rinunce legate al periodo della Quaresima.
I protagonisti sono i piatti a base di carne, come l’agnello al forno, ma i siciliani non si risparmiano neanche nella preparazione dei prime e non possono mancare ovviamente i dolci.
Gli ingredienti necessari sono: un litro di brodo di carne o di pollo, 400 gr di carne di vitello tritata, 600 gr di ricotta fresca, 7 uova, 100 gr di parmigiano, un mazzetto di prezzemolo.
La carne va impastata con un uovo, parte del parmigiano, il prezzemolo tritato ed un pò di mollica di pane bagnata. Con l’impasto ottenuto si preparano delle polpettine che vanno cotte lievemente nel brodo.
In una terrina si scioglie la ricotta insieme ai tuorli delle uova, il sale, il pepe, il rimanente parmigiano ed i bianchi d’uovo battuti a neve.
Il brodo e le polpettine sono versati in un tegame dai bordi alti e vanno cotti a fiamma bassa finchè il brodo non diventa bollente. A questo punto, e senza mescolare, va aggiunta con delicatezza la ricotta in modo che ricopra tutta la superficie del tegame.
Il tegame va lasciato sul fuoco lento per qualche minuto e poi va infornato ad alte temperature per almeno 15 minuti. Il piatto va servito caldo.
Gli ingredienti richiesti sono: 800 gr di rigatoni, 16 uova battute, 600 gr di tuma a fettine, 150 gr di pecorino stagionato grattuggiato, un pizzico di cannella pestata, brodo di pollo, una bustina di zafferano sciolto nel brodo, 8 fette di pane raffermo, prezzemolo abbondante, sugna, sale, pepe. Sono facoltative le polpettine cotte al ragù.
I rigatoni vanno lessati in acqua salata, scolati al dente e sistemati in un tegame di terracotta umettato con la sugna ed il cui fondo è ricoperto da 4 fette di pane raffermo. Su queste ultime vanno alternati strati di rigatoni e fettine di tuma e l’amalgama ottenuta unendo le uova battute, il prezzemolo trito, sale, pepe, il formaggio grattugiato, un pizzico di cannella e la bustina di zafferano sciolta in una tazza di brodo caldo. L’ultimo strato della pietanza è costituito dalle restanti fette di pane. Il tegame va riempito con il brodo caldo ed il tutto va cotto al forno. Il piatto richiede una cottura molto lunga a causa dell’ingente quantitativo di liquidi e per le abbondanti uova.
La pietanza può esser arricchita anche dalle polpettine cotte al ragù e da fettine di uova sode. La pietanza va sfornata quando si presenta asciutta, ma non secca, e quando è ben compatta.
La base di questa pietanza è la pasta di pane che può contenere ripieni diversi in base alla ricorrenza da celebrare.
Una ricetta pasquale particolare adatta per i palati forti è quella dei “turciniuna”.
Il tutto si fa rosolare per qualche minuto e poi si aggiunge un bicchiere d’acqua. Quando l’olio comincia a frigolare e le budella cominciano a colorarsi, il piatto è pronto.
I dolci preparati per la Pasqua assumono varie forme e richiedono l’utilizzo di svariati ingredienti, elementi che rientrano nella simbologia propria della ricorrenza che essi aiutano a celebrare.
Ma il dolce pasquale tradizionale di tutta la Sicilia è senza ombra di dubbio la cassata, a base di ricotta e zucchero, dolce ormai consumato durante tutte le stagioni dell’anno e apprezzato in tutto il mondo.