Rientrano gli ex sportellisti: politiche attive implementate - QdS

Rientrano gli ex sportellisti: politiche attive implementate

Michele Giuliano

Rientrano gli ex sportellisti: politiche attive implementate

martedì 11 Aprile 2017

In commissione Bilancio all’Ars approvato emendamento che inserisce questo personale nel Cpi. Il Ciapi di Priolo autorizzato ad avvalersi di questi soggetti pescati dall’apposito albo

PALERMO – Finalmente uno spiraglio di luce nel baratro, per i lavoratori degli sportelli multifunzionali. È stato approvato in commissione parlamentare bilancio all’Assemblea Regionale l’emendamento al disegno di legge 1276, che riguarda la sorte delle politiche attive del lavoro e il destino degli operatori del settore, fermi dal lontano 8 aprile 2015.
L’emendamento ha lo scopo di rimettere in servizio lavoratori qualificati che si sono trovati, da un momento all’altro, senza un futuro lavorativo e, al contempo, di assicurare il potenziamento dei centri per l’impiego in materia di servizi di politiche attive del lavoro e altri servizi specialistici. Un doppio risultato, quindi, che da una parte permette a tante famiglie di avere di nuovo un sostentamento economico e alle strutture regionali di offrire un servizio qualificato ed efficace alla popolazione. Pertanto, l’assessorato regionale del Lavoro, della famiglia e delle politiche sociali è stato autorizzato ad avvalersi del Ciapi di Priolo, ente in house della Regione, per garantire l’efficienza di tali servizi, soprattutto a favore dei soggetti svantaggiati.
L’emendamento autorizza il Ciapi di Priolo, tramite procedure selettive, pensate in modo da valorizzare l’esperienza professionale del personale da reinserire in servizio, ad avvalersi di soggetti appartenenti agli ex sportelli multifunzionali, inseriti nell’elenco unico istituito presso il dipartimento regionale del lavoro, l’albo degli operatori della formazione professionale. Il Ciapi avrà a disposizione 6 milioni di euro, nonchè risorse nazionali e comunitarie. Per completare l’iter ed avviare effettivamente le attività bisognerà aspettare il 12 e 13 aprile, quando verranno discusse le variazioni di bilancio in commissione bilancio e, a seguire, l’approdo a Sala D’Ercole entro il 30 aprile per l’approvazione del bilancio regionale e della finanziaria.
“L’approvazione in commissione bilancio dell’emendamento per l’implementazione delle Politiche attive del lavoro – dice Giacomo Scala, segretario regionale di Sicilia Futura – attraverso il Ciapi di Priolo, che dovrà avvalersi degli operatori ex Sportelli multifunzionali, dà speranza di lavoro e futuro a tutti quei lavoratori che da troppo tempo sono fuori dal mercato del lavoro e privi di ogni copertura previdenziale e di sostegno al reddito”.
Un vero nuovo inizio o l’ennesima chimera per gli ex sportellisti? Diversi proclami, nei mesi poi diventati anni, da parte degli esponenti della politica siciliana, hanno promesso stabilità e sicurezza, e finora tutto è sempre caduto nel dimenticatoio. Già a dicembre scorso si era parlato di una disponibilità di 35 milioni di euro, che si sono rivelati essere i fondi destinati all’Avviso 6. Una soluzione inapplicabile quindi, che è servita, probabilmente, soltanto a prendere tempo. Sempre in discussione, poi, la mancanza di soldi per colmare il fondo di garanzia, che dovrebbe essere l’ancora di salvezza per chi, come gli sportellisti, si ritrovasse senza lavoro, in attesa di essere inseriti nuovamente nel sistema attraverso un nuovo ente, così come sostenuto dai rappresentanti dello Snals. “Noi riteniamo – ripetono ormai da anni i sindacati – che i lavoratori della formazione professionale che fossero licenziati ingiustamente devono comunque avere un ente di formazione che li riassuma e la Regione Siciliana ha il dovere di rendersi parte attiva nella problematica”.

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