Avvisi 2 e 19, ultimi progetti finanziati per riprendere i corsi - QdS

Avvisi 2 e 19, ultimi progetti finanziati per riprendere i corsi

Michele Giuliano

Avvisi 2 e 19, ultimi progetti finanziati per riprendere i corsi

mercoledì 12 Aprile 2017

Dalla Regione arriva l’impegno di circa 800 mila euro per i percorsi formativi sperimentali. I beneficiari sono enti pubblici e privati per una qualifica di “livello europeo”

PALERMO – Quasi un milione di euro per concludere i progetti rimasti in sospeso dell’avviso 19 e avviso 2. È del 28 marzo scorso il decreto dell’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione Professionale che impegna altri 811.427,48 euro per i progetti, non conclusi al 31 dicembre 2015, inseriti nel PO FSE Sicilia 2007/2013, relativi all’Avviso 19 “Avviso per la presentazione di progetti formativi per la realizzazione a titolo sperimentale del secondo, terzo e quarto anno dei percorsi formativi di istruzione e formazione professionale-Prima e Seconda Finestra” e all’Avviso 2/2014 “Avviso per la realizzazione del terzo anno dei percorsi formativi di istruzione e formazione professionale”.
In questo modo sono state garantite quelle porzioni di finanziamento, 15 progetti per l’Avviso 2 e 11 dell’Avviso 19, che, in fase di rendicontazione, non potevano essere pagate con fondi provenienti dal fondo sociale europeo, e quindi stanzianti dall’Unione Europea, ma per le quali è stato possibile accedere ai fondi Poc. La sigla si riferisce ai Programmi Operativi Complementari, finanziati da una quota delle risorse del Fondo di rotazione, destinate al cofinanziamento nazionale per un totale di 7,4 miliardi di euro. Dei fondi complessivi, circa 4,4 miliardi sono destinati ai Programmi Regionali e circa 3 miliardi ai Programmi Nazionali. In Sicilia, il Poc Regionale ammonta a circa 882,3 milioni di euro.  In questo modo è stato possibile completare il percorso dei progetti relativi ai due avvisi, 2 e 19, ai quali hanno avuto accesso progetti riguardanti lo svolgimento delle annualità successive alla prima di percorsi di formazione professionale riconosciuti a livello nazionale e comunitario, ampliando e diversificando l’offerta formativa, in modo da limitare il fenomeno degli abbandoni e della dispersione scolastica e formativa. 
I progetti avevano diverse finalità: innanzitutto, sviluppare percorsi di integrazione tra l’istruzione e la formazione professionale per assicurare il conseguimento di una qualifica. Ancora, tali percorsi devono agevolare l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro. A tale scopo è stato importante assicurare ai giovani una proposta formativa dal carattere educativo, culturale e professionale, che prevedesse risposte personalizzate alle loro esigenze. Perché ciò avvenisse sono state utilizzate metodologie sperimentali di didattica attiva e di apprendimento dall’esperienza anche tramite stage formativi in stretta collaborazione con le imprese.
Destinatari degli interventi i giovani che devono completare il proprio percorso di istruzione e formazione professionale o che, ottenuta la qualifica di operatore, vogliono frequentare un quarto anno per conseguire la qualifica di tecnico all’interno delle 21 figure nazionali. Ancora, possono partecipare coloro i quali hanno frequentato i primi due anni nel sistema dell’istruzione con successo e non intendono proseguire, ma vogliono conseguire, accedendo al terzo anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale, la qualifica di operatore.
Il numero minimo di allievi per attivare il corso è di 15 allievi, fino ad un massimo di 25 allievi, nei limiti del finanziamento assegnato. In una quota non superiore al 10 per cento dei destinatari di un corso, è stato possibile inserire anche allievi con disabilità riconosciuta. In questo caso, è stato previsto un supporto specifico attraverso l’impegno di una figura co-docente di sostegno.

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