G7 di Taormina, interventi al Palacongressi: una vera corsa contro il tempo - QdS

G7 di Taormina, interventi al Palacongressi: una vera corsa contro il tempo

Massimo Mobilia

G7 di Taormina, interventi al Palacongressi: una vera corsa contro il tempo

mercoledì 26 Aprile 2017

I lavori di riqualificazione non restituiranno a Taormina una struttura pienamente agibile. Quarantacinque giorni disponibili per consegnare l’edificio entro il 15 maggio

TAORMINA (ME) – Mentre il Comune ha aggiornato il Piano triennale delle Opere pubbliche, stilando la solita “lista dei sogni” da realizzare tra quest’anno e il 2019, sono entrati nella fase decisiva i lavori al Palazzo dei Congressi per arrivare all’agibilità entro il G7 del 26 e 27 maggio.
Gli interventi sono diretti dall’Aeronautica Militare, con il 16° Genio Campale e gli uomini del 3° reparto proveniente da Bari Palese. Una corsa contro il tempo per consegnare i lavori entro il 15 maggio, come stabilito nell’accordo sottoscritto tra Palazzo dei Giurati e i militari.
La Giunta del sindaco, Eligio Giardina, ha infatti approvato da qualche settimana, con la delibera n. 72 del 13 aprile, il progetto definitivo per una serie di interventi che, come detto, dovranno rendere la struttura di piazza Vittorio Emanuele nuovamente agibile nell’impiantistica e nella sicurezza antincendio. Per questo motivo, oltre ai militari, stanno partecipando ai lavori anche i Vigili del Fuoco e personale civile.
Quarantacinque giorni di tempo con consegna a metà maggio, per portare a termine la riqualificazione delle due sale auditorium, corridoi, facciata, copertura e servizi igienici; per rinnovare l’impianto elettrico e quello di climatizzazione; per rimettere in moto gli ascensori e per avere soprattutto un sistema antincendio funzionante. Il tutto per un costo totale stimato in 923 mila euro, provenienti dal famoso stanziamento di 15 milioni che il Governo Renzi aveva predisposto per il G7 di Taormina. Questi lavori non basteranno comunque per ridare alla città un Palacongressi pienamente agibile, anche per il futuro. Come già anticipato da queste colonne, il Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi – il prefetto Riccardo Carpino – ha già dichiarato che saranno necessari altri interventi da parte del Comune per ottenere un Certificato di prevenzione incendi permanente (l’ultimo risale al 2013), e superare così la deroga speciale che si sta ottenendo ora grazie ad “interventi straordinari”, “determinate autorizzazioni” e “misure precauzionali aggiuntive”.
Tutto provvisorio dunque. Così come precarie saranno le due elipiste che sempre l’Aeronautica sta completando in vista del G7, ma che verranno smontate dopo l’evento senza lasciare nulla a Taormina. Dei lavori fatti in questi mesi, la Perla dello Ionio avrà dunque pochi benefici, eccezion fatta per la bitumazione delle strade e forse, al fotofinish, per i lavori alla Villa comunale volti a riparare l’area franata. Sempre se Comune e Soprintendenza si metteranno d’accordo su chi dovrà apporre l’ultima firma sulle carte, ad un mese esatto dal vertice.
Sarà forse per queste ragioni che nel nuovo Piano triennale delle Opere pubbliche (delib. n. 70 del 12 aprile) il Comune ha mantenuto gli stessi interventi, sia per il Palacongressi che per le elipiste. Oltre ad uno stanziamento comunale di 327 mila euro, per completare la manutenzione del Palazzo compaiono infatti ancora i due project financing, da 1,8 milioni a capitale misto, e l’altro da 3,5 milioni solo privato, per rilanciare la struttura. Ma sappiamo già come il Comune si sia comportato negli ultimi anni di fronte alle avances di privati sull’edificio. Allo stesso modo, vengono inseriti nella lista due investimenti da 1,4 milioni, e uno da 2 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di elipiste.
Un Piano che rimane sostanzialmente uguale a quello dello scorso anno, riproponendo per il 2017 gli stessi interventi dei quali più della metà mai iniziati. Sedici cantieri dove spiccano, in particolare, quelli per l’adeguamento antisimico delle scuole, che vedono il Comune perdere i finanziamenti europei (uno del 2004 e l’altro del 2009), per essere ormai ampiamente in ritardo, di almeno tre anni dall’approvazione definitiva dei progetti. Il “libro dei sogni” si completa con 145 progetti per un investimento totale di ben 503 milioni di euro. Come fare a non crederci.

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