Sul Par Fas un Comitato di sorveglianza - QdS

Sul Par Fas un Comitato di sorveglianza

Pierangelo Bonanno

Sul Par Fas un Comitato di sorveglianza

mercoledì 16 Dicembre 2009

Istituito con il decreto del 14 ottobre 2009 dell’assessore regionale al Bilancio Di Mauro pubblicato sulla Gurs 56/09. Otto le priorità di intervento del programma siciliano, ai primi posti: reti di trasporto e mobilità

PALERMO – Con il decreto del 14 ottobre 2009 l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, ha formalmente istituito il  Comitato di sorveglianza del Programma  attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate 2007/2013, il cosiddetto Par Fas.
Anche se l’arrivo delle risorse destinate dal Cipe, il comitato interministeriale per l’economia, alla Sicilia sembra, da mesi, un evento imminente, ma, in realtà, ancora, irrealizzato.
Il testo del decreto è presente nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 56 di Venerdì 11 Dicembre.
Il Comitato sarà presieduto dall’assessore regionale per il Bilancio e le finanze, ma potrebbe essere guidato, precisa lo stesso testo, dall’organismo responsabile della programmazione e attuazione del Par Fas 2007/2013.
È opportuno ricordare che con la delibera n. 66 del 31 luglio 2009 il Cipe ha preso atto del Par Fas Sicilia 2007-2013 e la Giunta Regionale con delibera n. 315 del 12/8/2009 ha approvato il documento nella sua formulazione definitiva.
Il Par Fas Sicilia è incentrato sul rafforzamento e sull’integrazione dell’impianto strategico di tutti gli altri Piani e Programmi regionali in termini di obiettivi specifici e attuativi sviluppati per le singole otto priorità di intervento: 1. Valorizzazione delle risorse umane; 2. Reti di trasporto e mobilità; 3. Ambiente ed energia; 4. Valorizzazione degli attrattori culturali e territoriali; 5. Ricerca e società della conoscenza; 6. Competitività e sviluppo delle attività produttive; 7. Coesione e qualità della vita; 8. Attività di miglioramento della strategia di politica regionale unitaria e dell’efficacia della programmazione.
Il Comitato di sorveglianza ha al suo interno una ripartizione tra componenti senza e con diritto di voto.
In particolare, tra i membri effettivi, ai quali viene riconosciuto il diritto di voto vi sono: il ragioniere generale della Regione siciliana; i dirigenti generali preposti ai dipartimenti regionali, uffici, amministrazioni, enti, organismi intermedi individuati come responsabili di attuazione delle linee di azione; il rappresentante dell’autorità ambientale regionale; il rappresentante della politica delle pari opportunità regionale; il rappresentante del Ministero dello sviluppo economico – dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione – direzione generale per la politica regionale unitaria; un rappresentante di ogni Ministero firmatario di Accordo di programma quadro.
Gli altri componenti, che a titolo consultivo e senza diritto di voto partecipano ai lavori del Comitato, sono nel dettaglio: il dirigente dell’Ufficio speciale controlli di secondo livello; il dirigente dell’Ufficio speciale autorità di certificazione; il rappresentante delle province, designato dall’UnioneRegionale Provincie Siciliane; il rappresentante per le amministrazioni comunali, designato dall’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia; i rappresentanti delle parti economiche e sociali e delle Organizzazioni Non Governative; il responsabile del nucleo regionale di valutazione; il rappresentante dell’autorità di gestione del Fesr, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; il rappresentante dell’autorità di gestione del Fse, Fondo Sociale Europeo; il rappresentante dell’autorità di gestione del Psr, Programma di Sviluppo Rurale; l’organismo responsabile dell’attuazione del Fep in Sicilia, Fondo europeo della Pesca; un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento per i diritti e le pari opportunità; un rappresentante del Ministero dell’ambiente.

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