Fisco: l’importanza del dialogo con i cittadini e la tax compliance - QdS

Fisco: l’importanza del dialogo con i cittadini e la tax compliance

redazione

Fisco: l’importanza del dialogo con i cittadini e la tax compliance

mercoledì 17 Maggio 2017

Agenzia delle Entrate e Garanti del contribuente protagonisti a Roma

ROMA – Di notevolissimo spessore tutti i relatori, tra i quali il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, il vice presidente del consiglio di Presidenza Giustizia tributaria, Giuliana Passero, il capo ufficio Coordinamento legislativo del MEF, Francesca Quadri, il presidente del Consiglio di amministrazione di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, il senatore Giacomo Caliendo, il professore Ordinario di Diritto tributario, Francesco D’Ayala Valva, il rettore dell’Università “Fortunato”, prof. Augusto Fantozzi, il vice avvocato gerenale dello Stato Gianni De Bellis.
Sono intervenuti anche alcuni del Garanti del contribuente presenti, tra i quali quello della Lombardia, Simone, quello della Puglia, Paracampo, e quello della Sicilia, vice presidente dell’Associazione, Salvatore Forastieri.
Il direttore dell’Agenzia, Orlandi, ha ricordato l’impegno dell’Agenzia delle Entrate per favorire la tax compliance, non mancando di sottolineare l’importante ruolo che svolge il Garante al fine di alimentare il rapporto di fiducia tra fisco e cittadini.
Estremamente importante è stata la relazione del vice avvocato generale dello Stato, De Bellis, il quale, parlando dell’autotutela, ha fatto alcune considerazioni che, purtroppo, raramente capita di ascoltare dagli uffici dell’Amministrazione Finanziaria.
Secondo l’importante esponente dell’Avvocatura generale dello Stato, infatti, in materia fiscale l’obiettivo dell’autotutela, ossia l’esigenza di correggere i propri errori, è sempre quello di pervenire ad una giusta tassazione, anche nel caso in cui la definitività (per mancata impugnazione della parte) dell’accertamento, palesemente ingiusto, tecnicamente potrebbe consentire l’iscrizione a ruolo ed il recupero di un tributo non dovuto secondo i canoni di coerenza con la capacità contributiva sanciti dalla nostra Costituzione.
Un concetto, quest’ultimo, che molti uffici trovano difficile da applicare, specialmente quando errori dell’ufficio, del contribuente o l’inosservanza di disposizioni di natura formale di difficile applicazione, conducono a pretese fiscali assolutamente ingiuste sul piano sostanziale.
Anche i Garanti del Contribuente presenti hanno fatto sentire la loro voce.
Forastieri, Garante del Contribuente per la Sicilia, in particolare, ha sottolineato l’importanza del dialogo come strumento indispensabile per lo svolgimento della sua attività.
Dialogo, però, che spesso trova qualche ostacolo a causa di alcuni problemi dell’Amministrazione finanziaria, come quello della carenza di dirigenti a seguito della nota sentenza della Corte Costituzionale che ha decimato i ranghi più alti dell’Agenzia delle entrate e di quella delle Dogane considerando illegittime alcune nomine dirigenziali effettuate senza concorso. Un dialogo il quale, comunque, risulta estremamente importante al fine di trovare soluzioni condivise sulle questioni più rilevanti del nostro difficile ordinamento tributario.

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