Tutti i pagamenti dovranno essere espletati entro il periodo concordato, il quale di norma non dovrà mai superare i 60 giorni. Se i termini non dovessero essere fissati e specificati, la scadenza naturale sarà entro i 30 giorni dall’emissione della fattura. Accordi e pagamenti che superino questi termini saranno considerati abusivi. In questo caso, il lavoratore autonomo può anche richiedere un risarcimento per danni. Se, inoltre, il committente non volesse rivedere gli accordi (cosa che non può modificare unilateralmente), il dipendente potrà pretendere in tribunale il riconoscimento di tale diritto.
In caso di malattia o infortunio di durata superiore ai 60 giorni, il versamento dei contributi previdenziali e premi assicurativi sarà sospeso fino a un massimo di due anni e potrà essere versato a rate dopo la guarigione. Si allarga, per altro, la platea di beneficiari dell’indennità di malattia, la quale adesso comprende quei soggetti che abbiano superato il limite del 70% del massimale; esclusione, invece, per gli eventi di durata inferiore di tre giorni. Per quanto riguarda il congedo parentale fruibile dai genitori, viene inserito un tetto massimo di sei mesi, mentre per gli iscritti Inps sale da tre a sei mesi il periodo di congedo di cui è possibile usufruire nei primi tre anni di vita del bambino. Infine, le lavoratrici autonome potranno beneficiare di cinque mesi di maternità o di un’indennità di maternità durante il periodo di lavoro. Non scatta, infatti, l’astensione obbligatoria. La norma stabilisce inoltre che il rapporto di lavoro non si estingue in caso di gravidanza, malattia, infortunio per quei soggetti che hanno prestato la propria attività in via continuativa.
I lavoratori dipendenti potranno svolgere le loro mansioni senza vincoli di orario e di luogo. Per i lavori fuori dall’ufficio restano comunque in vigore i limiti di durata previsti dal contratto e dalla legge. Viene per altro riconosciuto il diritto alla disconnessione. Per chi volesse invece passare da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato a uno a tempo indeterminato, è richiesto un preavviso non inferiore a 30 giorni, che sale a 90 nel caso in cui il lavoratore sia disabile. Ai dipendenti spetta un trattamento economico e normativo non inferiore a quello riconosciuto ai colleghi che svolgono le stesse mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda.
Sarà possibile dedurre, entro i 10 mila euro, i costi sostenuti per corsi di aggiornamento, convegni e master. Deducibilità che scende a cinque mila euro per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, ricerca e sostegno alla autoimprenditorialità, formazione o riqualificazione professionale mirate a sbocchi occupazionali effettivamente esistenti erogati dai Centri per l’impiego e dagli organismi accreditati. Stessa procedura anche per le spese sostenute per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà.
I lavoratori autonomi potranno partecipare a bandi pubblici e le pubbliche amministrazioni dovranno rendere più agevole l’accesso alle informazioni sulle relative gare.
Dal primo luglio 2017 verrà riconosciuta l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi, ad assegnisti e dottorandi di ricerca, sulla base di un incremento dell’aliquota contributiva dello 0,51%.