Finanziaria bis, ultima chiamata per l'Ars - QdS

Finanziaria bis, ultima chiamata per l’Ars

Raffaella Pessina

Finanziaria bis, ultima chiamata per l’Ars

mercoledì 24 Maggio 2017

Quasi 90 articoli da esaminare e le elezioni amministrative dietro l’angolo. Sul collegato si teme il solito “assalto alla diligenza”

PALERMO – Una Regione a rilento sulle procedure burocratiche, soprattutto nei documenti finanziari. A cominciare dalla pubblicazione senza fretta sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della finanziaria regionale approvata a fine aprile e pubblicata solo il 12 maggio. Dopo quattro mesi di esercizio provvisorio sono passati altri 12 giorni prima di poter sbloccare la spesa e rendere operativo il sistema di pagamenti e mandati.
 
Adesso è la volta del collegato, quella legge omnibus che contiene i più svariati argomenti stralciati dalla finanziaria e che andrà in Aula solo il 14 giugno, dopo che si saranno svolte le elezioni amministrative. Probabilmente si impiegherà la seconda metà del mese di giugno e forse anche parte del mese di luglio per esitare il documento, che è fatto di quasi 90 articoli, sempre che i partiti trovino un accordo, altrimenti l’Aula dibatterà fino all’inizio della campagna elettorale per il rinnovo dell’Ars. E così questa legislatura passerà senza aver approvato importanti riforme per la Sicilia. Fin dall’inizio della legislatura, infatti, le polemiche sono state il deterrente principale per non riuscire a lavorare in Aula.
 
I motivi sono stati tra i più svariati: l’assenteismo del Governo o dei deputati, i mancati accordi, la mancanza delle relazioni di accompagnamento ai disegni di legge. Intanto, questa settimana, lavorano le commissioni legislative: in commissione Lavoro si dibatte sugli sportellisti, per i quali è stata chiesta l’assicurazione della continuità lavorativa e contrattuale con il coinvolgimento del Ciapi di Priolo. “Considerato che sono disponibili a oggi notevoli risorse, sottoscrivibili a voci diverse, per un totale di oltre 240 milioni di euro – ha detto il vicepresidente della commissione Giovanni Lo Sciuto – la tutela di questi lavoratori non è un’idea pellegrina. E, se poi consideriamo il grave nocumento che ricade sull’Isola a causa della mancanza di un servizio globale che questi lavoratori garantirebbero, questo intervento politico della Commissione diventa un vero e proprio atto dovuto alla comunità oltre che a queste importanti figure professionali”.
“Adesso – ha concluso Lo Sciuto – fidiamo in una risposta immediata e positiva da parte del governo regionale, impegnato a una azione concreta in favore degli sportellisti dalla risoluzione che la V Commissione legislativa ha appena approvato”.
La deputata regionale del Pd Valeria Sudano interviene a favore dei precari e contro l’attuale Governo: “I precari siciliani sono l’ennesima vittima di questo governo regionale che si rivela lento e inadempiente, anche quando da Roma arrivano provvedimenti con ricadute positive per il nostro territorio. Il Testo Unico Madia, approvato venerdì scorso, doveva rappresentare l’ultimo tassello di un percorso già avviato per la stabilizzazione e invece, come spesso accade, siamo ancora al punto di partenza. Non si può perdere ulteriore tempo- ha concluso Sudano – i lavoratori non lo meritano. L’Ars, alla ripresa delle attività, crei una corsia preferenziale per stabilizzare una volta e per tutte i precari”.
Il Movimento Cinquestelle ha invece richiesto ed ottenuto una audizione in commissione Lavoro per i lavoratori della KSM, azienda di guardie giurate che è al centro di una vertenza sindacale. L’audizione è stata fissata per la prima settimana di giugno.
“La Regione, per quanto non abbia una diretta voce in capitolo, non può trascurare un problema occupazionale che coinvolge oltre 500 padri di famiglia”, hanno detto i deputati Ars Giampiero Trizzino e Giancarlo Cancelleri.  Dall’incontro è emersa la volontà di interrogare il governo sull’aspetto legato alle tariffe al massimo ribasso.

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