Startup in Sicilia, ecco le agevolazioni - QdS

Startup in Sicilia, ecco le agevolazioni

Michele Giuliano

Startup in Sicilia, ecco le agevolazioni

venerdì 26 Maggio 2017

Po Fesr 2014-20: 20 milioni di euro per tutti quei progetti che favoriscano la creazione di imprese innovative nell’Isola. Prioritarie le idee che si svilupperanno nei settori manufatturieri, della cultura, del turismo e dei servizi legati all’innovazione

PALERMO – Grandi possibilità in arrivo per chi vuole tentare la strada della libera impresa nel segno dell’innovazione in Sicilia. Venti milioni di euro in totale saranno finanziati a chi parteciperà al bando, appena pubblicato, inerente la misura 3.5.1-2 del Po Fesr 2014-2020 Sicilia, che ha l’obiettivo di sostenere i nuovi soggetti e le nuove idee favorendo la creazione di imprese che portino aria nuova al mondo del lavoro dell’Isola.
A tale scopo, l’investimento dovrà essere realizzato per intero ed esclusivamente sul territorio siciliano. Saranno favorite in particolare le nuove imprese che rientrano negli ambiti tematici identificati dalla ‘Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente’.
Pertanto, saranno ritenute prioritarie le idee che si sviluppano nei settori manifatturieri e nei settori della creazione e della cultura, delle nuove forme di turismo, dei servizi innovativi che riflettono le nuove esigenze sociali o i prodotti e i servizi collegati all’invecchiamento della popolazione, alle cure sanitarie, all’eco-innovazione, all’economia a bassa intensità di carbonio (incluso il riciclaggio dei rifiuti).
Una importante opportunità, quindi, per chi vuole investire su se stesso e sulle grandi potenzialità della propria terra, ricca di tesori nascosti e di menti eccellenti che necessitano soltanto di un piccolo aiuto per potersi affermare. I progetti presentati dovranno avere un importo minimo di 30 mila euro e non superare i 250 mila euro, prevedendo un contributo a fondo perduto pari al 75 per cento dei costi ammissibili, per un totale massimo, quindi, di 185 mila euro. Per quanto riguarda le imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi, il contributo non sarà superiore a 100 mila euro.
I finanziamenti potranno essere spesi per ristrutturare edifici già esistenti, acquistare macchinari, attrezzature e software, o farsi supportare da servizi di consulenza all’innovazione, escludendo dalle spese ammissibili i consulenti classici quale quella fiscale continuativa, ad esempio. Il bando è a sportello (quindi prima si presenta la domanda meglio è) fino ad esaurimento fondi e rientreranno a contributo tutte le domande che totalizzeranno almeno 50 punti secondo i criteri stabiliti. Quindi, i progetti dovranno essere coerenti alle competenze possedute dai proponenti, che dovranno dimostrare di avere la capacità di introdurre nuove soluzioni organizzative e produttive nel mercato di riferimento. Sarà dato un maggior punteggio alle analisi di mercato più complete, attendibili e pertinenti, in modo da poter adeguare al meglio le strategie di marketing per inserire efficacemente la nuova impresa ed evitare dispersione di capitali in settori non vantaggiosi.
L’iniziativa dovrà essere sostenibile economicamente e immediatamente cantierabile, e quindi essere già dotata di tutte le autorizzazioni necessarie. L’impresa, in fase di progettazione, dovrà prevedere la possibilità di creare occupazione stabile, con effetti sociali reali e tangibili, che si riflettano sul tessuto sociale in cui l’azienda si insedia. A tale scopo, deve ottenere il rating della legalità e aderire ad una rete di imprese ramificata sul territorio. In termini di occupazione, l’azienda dovrà essere gestita secondo i principi di inclusività, di pari opportunità e non discriminazione, quindi comprendere, nella compagine proponente, una componente femminile o giovanile. Potranno essere utilizzati beni confiscati alla mafia.

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