Acquisti con lo smartphone, un privilegio ancora per pochi - QdS

Acquisti con lo smartphone, un privilegio ancora per pochi

Serena Giovanna Grasso

Acquisti con lo smartphone, un privilegio ancora per pochi

venerdì 26 Maggio 2017

Apple Pay, da poco arrivato in Italia, può essere usato solo da chi ha una carta Unicredit o Carrefour Bank. Nel nostro Paese è attualmente disponibile solo AmazonPay e Paypal

PALERMO – Addio ai contanti e alle carte di credito, oggi è possibile compiere qualsiasi acquisto semplicemente con l’ausilio dello smartphone. Da qualche giorno è arrivato anche in Italia il servizio ApplePay, utile per fare acquisti con iPhone, Applewatch e iPad. Ma di cosa si tratta e come funziona nello specifico? Consiste in un’opzione che, previo collegamento della carta di credito al dispositivo Apple, consente di effettuare la transazione avvicinando semplicemente cellulare, orologio o tablet al pos. L’utente deve poi utilizzare il sensore di impronta digitale per avviare il processo. I tempi sono molto più veloci rispetto ad un tradizionale pagamento con carta di credito.
In altri Paesi questo sistema è già disponibile da quasi tre anni. In Italia le maggiori difficoltà sono collegate alla negoziazione di Apple con le banche e le società che emettono le carte, poiché queste definiscono la tipologia di autenticazione. Attualmente non tutti avranno la possibilità di usare il servizio: infatti, Applepay funziona solo con carte di credito e prepagate di Unicredit e Carrefour Bank. A breve arriverà Banca Mediolanum e America Express. Più avanti alcune banche online (Fineco, Hype di Banca Sella, Widiba di Mps e N26) e CartaBcc, il brand che riunisce l’offerta di carte di pagamento delle Banche di credito cooperativo. Restano escluse, almeno per l’anno in corso, Intesa Sanpaolo, Ubi, Bnl, Banco Bpm, Poste italiane e tutte le altre banche del territorio.
Altra limitazione per i consumatori consiste nei punti vendita in cui è possibile utilizzare il servizio. Infatti, anche in questo caso è necessario che Apple abbia stretto un accordo con il rivenditore. Al momento, tra i partner della grande distribuzione ritroviamo Auchan e La Rinascente.
Il sistema è assolutamente sicuro: infatti, la Apple non memorizza il numero della carta del cliente e in caso di smarrimento del cellulare ApplePay può essere bloccata in tempo reale.
L’intento di Apple è quello di estendere l’uso dell’applicazione anche alle gift card e agli abbonamenti dei mezzi pubblici, come già accade in Giappone e Inghilterra.
ApplePay è solo uno dei molti servizi esistenti che consentono il pagamento da smartphone. Vi è poi Android Pay, un sistema dal funzionamento simile ad ApplePay, ma senza il passaggio identificativo dell’impronta digitale (anche in questo caso si collegano le proprie carte di credito che generano una carta virtuale che consente l’aumento del livello di sicurezza). Purtroppo quest’applicazione non è ancora disponibile in Italia.
Stesso funzionamento regola Samsung Pay, disponibile solo sugli ultimi modelli di Galaxy e Gear. Da poco è arrivato in Italia Amazon Pay, il portafogli elettronico di Amazon che consente per ora di pagare online, non solo su Amazon ma su tutti i siti che decideranno di incorporare il sistema, e che presto potrebbe arrivare anche nei negozi.
Altri due sistemi attualmente disponibili sono Paypal e Bitcoin. Paypal funziona sia sui computer che sui dispositivi mobili, si collega a carte di credito e conti bancari ed in Italia si utilizza soprattutto per i taxi. Bitcoin è un portafogli di “criptomoneta” e utilizza codici Qr per le transazioni, inizialmente era nato come sistema monetario alternativo e non specificamente per il commercio.

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