Casa sicura: tutte le detrazioni previste - QdS

Casa sicura: tutte le detrazioni previste

Rosario Battiato

Casa sicura: tutte le detrazioni previste

martedì 30 Maggio 2017

Dall’efficientamento energetico, agli interventi antisismici, passando per le ristrutturazioni e il bonus mobili/elettrodomestici

Ancora più di sei mesi per godere delle agevolazioni relative all’efficientamento energetico delle singole abitazioni, mentre ci sarà più tempo (fino al 2021) per le parti comuni dei condomini. Stessa scadenza, cioè fino al dicembre del 2021, per casa sicura, la nuova agevolazione fiscale per gli interventi antisismici che riguarderà, seppur con percentuali differenti, singole unità abitative e condomini. Confermate, inoltre, le detrazioni al 50% per gli altri interventi di ristrutturazione edilizia.

1. Casa sicura: abitazioni singole e per attività produttive
La nuova agevolazione per gli interventi edilizi antisismici voluti dal governo nella legge di Bilancio 2017 si applica a costruzioni adibite ad abitazioni (prima e seconda casa) e attività produttive che sono situate nelle zone sismiche 1, 2 e 3 e permette la detrazione fiscale dall’imposta lorda di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici compiuti tra il primo gennaio del 2017 e il 31 dicembre del 2021. L’agevolazione di base è pari al 50% della spesa, ma la percentuale aumenta in caso di riduzione del rischio sismico. Le abitazioni sono suddivise in 8 classi (da A+, meno rischio, a G, maggiore rischio). La detrazione viene ripartita in cinque anni di quote uguali, a partire dal primo anno di pagamento degli interventi. Si calcola su una spesa massima di 96 mila euro per unità e l’agevolazione può arrivare fino al 70% per il passaggio da una classe di rischio a un altra, all’80% a due o più classi inferiori.
 
2. Casa sicura per parti comuni di condominio
Il meccanismo agevolativo segue il medesimo iter previsto per le abitazioni con qualche specifica differenza. Restano stabili le zone sismiche richieste (1, 2 e 3), la data di scadenza (2021), così come le 8 classi e la necessità di valutazione pre e post intervento, ma c’è la possibilità, per i lavori sulle parti comuni, che ogni appartamento ottenga una detrazione fiscale fino a una spesa massima di 96 mila euro (la stessa cifra moltiplicata per il numero di unità immobiliari del condominio). Per gli interventi antisismici sulle parti comuni dei condomini, a differenza delle abitazioni singole, la detrazione passa dal 75% (miglioramento di una classe) all’85% (due classi). Gli interventi di messa in sicurezza in un condominio non possono non interessare le parti comuni. Inoltre, soltanto nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali è possibile optare, al posto della detrazione fiscale, per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato i lavori oppure ad altri soggetti privati. Per le modalità di attuazione bisognerà attendere un prossimo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.
 
3. Ecobonus per abitazioni singole
La legge di stabilità 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre del 2017 la detrazione Irpef/Ires per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici privati già esistenti (miglioramento termico dell’edificio, installazione di pannelli solari, sostituzione impianti di climatizzazione invernale, interventi di domotica). L’agevolazione è valida anche per gli edifici di proprietà di istituti autonomi per le case popolari e adibiti a edilizia residenziale pubblica.
Le spese detraibili hanno due limiti differenti sulla base della tipologia di intervento: fino a 100mila euro per le azioni relative alla riduzione del fabbisogno energetico per gli edifici esistenti; fino a 60mila euro per le parti riguardanti pareti, finestre e l’installazione di pannelli solari. La detrazione viene restituita in 10 quote annue, mentre dal 2018 (salvo altre  proroghe) si applicheranno le detrazioni previste per le ristrutturazioni edilizie (36%).
 
4. Ecobonus per interventi sugli edifici condominiali
Il bonus specifico per gli interventi di efficientamento energetico sulle parti comuni di edifici condominiali o che coinvolgano tutte le unità immobiliari è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 e può variare tra il 70 e il 75%. Il primo step si raggiunge nel caso di interventi di riqualificazione energetica di parti comuni in relazione all’involucro dell’edificio con un’incidenza del 25% della superficie lorda. Il bonus più elevato, invece, si ottiene quando gli interventi nelle parti comuni sono finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva dell’edificio. Il tetto massimo detraibile è pari a 40mila euro per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio e viene restituito in dieci quote annuali. L’ultima novità in materia è arrivata alla fine di maggio con l’approvazione di un emendamento all’interno della cosiddetta “manovrina” in Commissione Bilancio. Si prevede, infatti, che i soggetti incapienti possano cedere il credito fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni “ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati”.
 
5. Ristrutturazioni edilizie e acquisto mobili e grandi elettrodomestici
Per tutti gli interventi di ristrutturazione iniziati dal primo gennaio è riconosciuta una detrazione del 50% dall’imposta lorda per ulteriori spese documentate sostenute nel 2017, per un massimo di 10 mila euro, anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni e per apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica) finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Inoltre, è stata prorogata fino alla fine di quest’anno la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie con spese fino a 96 mila euro che comprendono, tra gli altri, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali.

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