Alternanza scuola-lavoro. L'Eni vista dagli studenti - QdS

Alternanza scuola-lavoro. L’Eni vista dagli studenti

Alternanza scuola-lavoro. L’Eni vista dagli studenti

venerdì 09 Giugno 2017

Centinaia di ragazzi di cinque istituti superiori di Gela sono stati coinvolti in progetti e attività. A fine esperienza progettati modellini riproducenti i processi appresi

Nell’estate 2016 Eni Corporate University (Ecu) ha organizzato attività di alternanza scuola-lavoro coinvolgendo centinaia di studenti dei cinque istituti superiori di Gela.  Il percorso di alternanza si è svolto presso il centro formazione adiacente la raffineria. Questa esperienza ha permesso ai ragazzi di conoscere più da vicino quel colosso che vedevano da lontano ogni giorno, quell’edificio che ha dato lavoro ai loro nonni e ai loro padri.
Durante le lezioni i formatori di Ecu hanno illustrato ai ragazzi l’attenzione che pone Eni verso la sicurezza, posta sempre in primo piano, nonché il progetto di riconversione che l’Eni ha in mente per la Raffineria di Gela, oltre a lezioni più tecniche riguardanti le fasi della raffinazione del greggio.
Al termine del percorso formativo, della durata di 7 giorni per ciascun istituto, gli studenti sono stati invitati alla realizzazione di progetti che racchiudessero le nozioni apprese in aula.
Dopo una breve competizione interna agli istituti, che per giuria aveva gli stessi formatori, il 23 di settembre i gruppi sono stati invitati presso il teatro comunale “Eschilo” di Gela per assistere a una conferenza conclusiva del percorso e per la premiazione del miglior progetto. A tale evento erano presenti dirigenti di Eni e dell’amministrazione comunale, nonché i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti. A pari merito sono stati premiati, con una targa, i modellini presentati dall’ITST “E. Morselli” e dall’IISS “E.Majorana”.
Il modellino presentato dagli studenti dell’ITST è stato realizzato interamente con oggetti di recupero, come un contenitore per il cacao, un fusto per la vernice, una bottiglietta di plastica e delle elettropompe recuperate da delle macchinette per il caffè in disuso. Il modellino era messo in movimento da un microcontrollore Open Source, quale Arduino UNO, programmato dai ragazzi stessi. Il modellino riproduceva in modo semplificato il processo di raffinazione del greggio, a partire dall’estrazione, passando per la separazione dalla sua componente gassosa, fino ad arrivare allo stoccaggio in un serbatoio a tetto mobile. Tutto questo con riguardo alla sicurezza, in quanto era presente anche un sistema antincendio con dei cavi termosensibili che, laddove si fosse sprigionato un incendio in prossimità del serbatoio di stoccaggio, andava prontamente ad inondare la zona con dell’acqua, oltre a far attivare una segnalazione acustica e luminosa.

Alunni ITST “E. Morselli”
Ismalele Capici, Alessio Ferrigno, Luigi Lauricella, Giuseppe Licata, Gaetano Mancuso, Salvatore Marchese, Nicolò Perna

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