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Catania – Collettore, brusca frenata ai lavori. Autorizzazioni in ritardo

Desiree Miranda

Catania – Collettore, brusca frenata ai lavori. Autorizzazioni in ritardo

sabato 10 Giugno 2017

E ad Aci Castello stop per la stagione estiva, ma si pensa a una deroga

CATANIA – Si fermano i lavori per il collettore di salvaguardia nel Comune di Aci Castello, e forse anche a Catania. Dopo tanti anni di attesa affinché si avviassero i cantieri per convogliare i reflui di Aci Castello e Acireale al vecchio allacciante del Comune di Catania per, alla fine, fare confluire i liquami al depuratore di Pantano d’Arci, e a solo pochi mesi dallo start, si bloccherà tutto fino a settembre. Questo, almeno, è quello che accadrà nel Comune rivierasco, a Catania invece dovrebbero continuare, “ma non sono ancora arrivate le autorizzazioni necessarie e non possiamo certo fare i lavori in maniera busiva”, afferma Ignazio Cassaniti, responsabile per la sicurezza del progetto.
Il problema sta nel fatto che ad Aci Castello esiste un’ordinanza che vieta ogni cantiere nel territorio dal 15 giugno al 15 settembre, quindi tra circa una settimana le ruspe avranno l’obbligo di fermarsi. “Siamo un paese a vocazione turistica, l’ordinanza esiste per tutelare i cittadini”, afferma l’assessore ai lavori pubblici del comune di Aci Castello, Salvo Danubio.
Una decisione che potrebbe essere bypassata da una deroga, la quale però dovrebbe fare i conti anche con le caratteristiche del paese con strade abbastanza strette e un centro abitato compatto. In particolare, la società che gestisce i lavori, ha chiesto la deroga per poter continuare a scavare, anche in estate,  in quattro vie del territorio: via Musco, via Mollica, via Dietro le Mura e via Dusmet Scalazza.
“Stiamo valutando questa possibilità – dichiara l’assessore Danubio – ma bisogna anche considerare la centralità e la viabilità di ogni strada. Vogliamo che i lavori continuino, il collettore è importante, ma dobbiamo anche tutelare i cittadini”.
Se quindi potrebbe essere fattibile chiudere via Dusmet, sembra altrettanto impossibile chiudere via Musco. “Credo che ci diranno sì solo per una delle strade richieste, per le altre dovremo aspettare settembre, anche se siamo convinti che almeno davanti alle scuole i lavori vadano fatti prima dell’inizio delle lezioni per limitare al massimo i disagi a studenti e genitori”, dichiara Cassaniti.
“Purtroppo è un veto importante perché ci restano circa 20 chilometri di lavori, di cui il 90 per cento ricade proprio nel comune di Acicastello”, spiega. Non solo il veto estivo, comunque: da circa una settimana i lavori in via Dietro le Mura sono fermi a causa di un problema di passaggio veicolare. Secondo gli accordi, la strada avrebbe dovuto essere chiusa solo a metà per permettere il passaggio degli autobus, ma a quanto pare per esigenze di scavi non è possibile. Riprenderli prima del blocco del 15 giugno è una corsa contro il tempo, ma occorre aspettare la disponibilità delle aziende di autotrasporto a cambiare il percorso o a usare dei mezzi più piccoli.
Tutte solo ipotesi al momento, l’unica certezza è il blocco del cantiere. Se Aci Castello pone sicuramente il veto, per Catania non è ancora chiara la situazione. Dalla settimana prossima dovrebbero partire dei lavori nel quartiere di Picanello. “Abbiamo circa 500 metri di tracciato da fare”, spiega ancora Ignazio Cassaniti. “Arriveremo a Catania da via Messina, passeremo da via Acireale e arriveremo in via Policastro dove c’è il vecchio collettore”, ma sembra che le autorizzazioni che avrebbero dovuto essere pronte in questi giorni non arriveranno. “Pare che le scelte politiche vadano in direzione negativa e saremo costretti a fermarci. Rimaniamo in attesa di capire meglio”, conclude.

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