I Consorzi di bonifica non hanno ancora erogato nulla. Situazione difficile per le province di Catania, Palermo e Trapani. Tanti gli agricoltori che hanno effettuato da tempo la prenotazione ma che non hanno ancora ricevuto nessun servizio
PALERMO – È arrivata l’estate e le campagne hanno bisogno di acqua per produrre. Questo dice il buon senso, eppure i Consorzi di bonifica non hanno ancora erogato nulla. Una situazione che sta diventando emergenzaiale per tutto il territorio isolano.
“Con l’arrivo delle calde temperature al di sopra della media stagionale, – dichiarano Pippo Di Silvestro e Giosuè Catania, presidente e vicepresidente vicario della Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia orientale, e Giovanni Selvaggi, presidente provinciale Confagricoltura di Catania – ogni anno nelle campagne catanesi si consuma la stessa drammatica scena che fotografa tutta la inefficienza di Enti come i Consorzi di bonifica, a cominciare dai disservizi nella manutenzione, per proseguire con i ritardi nei trasferimenti regionali. La riforma di questi Enti diventa quanto mai urgente e indispensabile. Si tratta di strutture consortili soffocate dai debiti, oltre 130 milioni di euro e tanti contenziosi -sottolineano-. Oltre 2.100 dipendenti tra tempo indeterminato e stagionali con un costo che si aggira sui 50 milioni di euro, quando gli stipendi vengono erogati regolarmente, mentre in alcune realtà la regola è il ritardo nei pagamenti”.
Stessa situazione nelle province di Palermo e Trapani. La stagione irrigua dovrebbe partire a breve nel comprensorio partinicese, nel palermitano. Le rassicurazioni arrivano dall’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, e dal Consorzio di Bonifica Palermo 2, Ente che gestisce l’erogazione idrica, che hanno interloquito con sindacati, associazioni di categoria e politica dopo le polemiche innescate a causa della mancata erogazione di acqua ad oggi con la stagione irrigua che sarebbe dovuta partire già da almeno un paio di mesi. Si stanno facendo i conti con un sistema infrastrutturale davvero a pezzi: condotte colabrodo, la maggior parte delle quali ancora in cemento amianto e impianti elettrici obsoleti e spesso guasti per via di una manutenzione quasi inesistente negli anni; senza parlare poi di comizi, bocchette e saracinesche che a decine ogni giorno saltano. Nel frattempo il Consorzio di bonifica Palermo 2 ha programmato turni continui per il personale per accelerare la conclusione di alcune opere infrastrutturali nelle condotte principali a caduta: “In corso – sostiene il vicesegretario del Pd partinicese, Vito Fiorino – una decina di interventi di riparazione delle perdite in alcuni comizi ed un intervento urgente in contrada Passerello, in territorio di Balestrate. Questo permetterà di riportare la situazione alla normalità al più presto”.
Anche in provincia di Trapani la situazione è difficile, aggravata dalle difficoltà operative del Consorzio di bonifica Trapani 1 che fa fatica ad avviare la stagione irrigua. Vuoi per le difficoltà economiche anche per effetto dei tagli sempre più pesanti del governo regionale, vuoi anche per i problemi cronici sul piano infrastrutturale. Unanime il grido d’allarme e di rabbia degli agricoltori: “Tutti abbiamo il desiderio di poter fare una campagna irrigua senza troppi ostacoli e senza sorprese dell’ultimo minuto”.
Infatti oltre al danno c’è la beffa in tutto questo: sono tanti gli agricoltori che hanno fatto da tempo la prenotazione dell’acqua ma che il servizio non lo hanno ricevuto, con danno, forse irreparabile, alle coltivazioni. “Nel momento in cui l’agricoltore fa la dovuta prenotazione – scrive la Cia di Petrosino – non deve aspettare troppo tempo per ricevere l’acqua”.