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Notizie a pagamento su Facebook, svolta di Zuckerberg contro le bufale

redazione

Notizie a pagamento su Facebook, svolta di Zuckerberg contro le bufale

mercoledì 14 Giugno 2017

Abbonamenti a quotidiani direttamente dall’app del gruppo

NEW YORK – Facebook potrebbe a breve lanciare un servizio di notizie a pagamento per i suoi utenti. Si tratterebbe di un importante cambiamento all’interno delle politiche del colosso della Silicon Valley, che finora ha fornito agli iscritti milioni di informazioni, spesso di ottima qualità, in altri casi aiutando la diffusione di fake news. Lo scrive il Wall Street Journal che cita fonti vicine all’azienda californiana. Facebook infatti starebbe creando una funzione che permette agli utenti di abbonarsi a quotidiani e magazine direttamente dall’app del gruppo. Questa possibilità – a lungo chiesta dai media – dovrebbe arrivare entro la fine del 2017.
Tuttavia ci sono ancora diversi dettagli poco chiari, anche se pare che questa funzione sarà disponibile solo per storie pubblicate direttamente su Facebook attraverso Instant Articles.
Allo stesso tempo Facebook sta discutendo con gli editori in che modo gestire la nuova funzione: con molta probabilità gli utenti avranno un numero gratuito di articoli superato il quale sarà necessario fare un abbonamento.
Un altro aspetto che le due parti stanno discutendo è in che modo dividere i ricavi: secondo alcune fonti del Wall Street Journal, Facebook potrebbe dare ai quotidiani tutte le entrate e tenere per sé solo le informazioni sui pagamenti. La nuova funzione sarebbe una buona notizia per i gruppi media, che così tornerebbero a avere introiti dal social network.
Questo in un momento di crisi dell’editoria, causato anche dal fatto che Facebook e gli altri colossi della Silicon Valley (Google in prima fila) si siano mangiati quasi tutti gli ingressi pubblicitari dei giornali. Secondo eMarketer, solo Google e Facebook intercetteranno il 60% dei ricavi pubblicitari nel 2017.
Per questo motivo i quotidiani non fanno più grande affidamento sulla pubblicità, ma puntano soprattutto agli abbonamenti. Ma il cambiamento non sarà solo positivo per colossi come il New York Times e il Wall Street Journal, ma anche per i quotidiani locali, che potrebbero vedere arrivare nuove forme di pagamento.
C’è da dire che già nel 2015, quando venne lanciato Instant Articles, molti dei quotidiani americani chiesero al gruppo di introdurre anche un sistema di abbonamenti. L’idea venne bocciata perché Facebook non voleva introdurre barriere tra i suoi utenti e i contenuti.

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