Cantieri navali, rinascita all'orizzonte - QdS

Cantieri navali, rinascita all’orizzonte

Rosario Battiato

Cantieri navali, rinascita all’orizzonte

giovedì 15 Giugno 2017

Alla fine di maggio assegnata l’area demaniale del bacino di carenaggio di Trapani, cinque anni e mezzo dopo la chiusura. A Palermo si è concluso un bando di gara per la manutenzione straordinaria del bacino da 52.000 t

PALERMO – C’era una volta la cantieristica navale siciliana tra Palermo e Trapani, poi il lento e inesorabile declino cominciato verso il 2010. Nel capoluogo la storia non è mai finita, anche se i momenti di tensione e di crisi non sono mancati in questi anni, mentre quella trapanese, che si era ingloriosamente chiusa con i licenziamenti collettivi del 2011 raccontati anche del documentario “Ciapani” di Marco Bova, adesso potrebbe vedere l’apertura di un nuovo capitolo. Niente facili entusiasmi, gli ostacoli ci sono ancora.
Un’attesa lunga quasi sei anni per arrivare finalmente all’assegnazione da parte del ministero delle Infrastrutture, dopo due revoche ad aziende che avevano partecipato al bando di gara, dell’area demaniale del bacino di carenaggio di Trapani alla società romana Marinedì srl. Il passaggio decisivo si è consumato alla fine di maggio e adesso c’è attesa per valutare le prossime mosse dell’azienda che dovrà impegnarsi per rendere nuovamente operativo il polo, anche se le responsabilità sono molteplici. A comunicarlo, in una nota stampa, è stato Filippo Cutrona, segretario generale Fiom Cgil di Trapani, che ha precisato come “adesso è indispensabile che il progetto di ristrutturazione delle infrastrutture sia rapidamente esecutivo e si proceda all’assunzione degli ex lavoratori del Cnt, disoccupati dal 2011”. Il bilancio del riavvio può considerarsi comunque positivo: i lavori per il completamento e la ristrutturazione del bacino, che sono stati affidati alla Metalmeccanica agrigentina, si sono conclusi e adesso si attende il finanziamento per il rifacimento dell’impianto elettrico che la Regione dovrebbe concedere in tempi brevi. L’appello del sindacalista è stato, infatti, rivolto ai parlamentari del territorio che dovranno attivarsi per rintracciare le risorse necessarie nel bilancio della Regione che dovrà poi predisporre l’iter per la definizione del bando.
Novità sono arrivate anche sul fronte palermitano: da queste parti la cantieristica navale non si è arenata, ma ha vissuto tanti momenti di tensione e crisi negli ultimi anni. La Regione ha pubblicato un bando relativo al servizio per la manutenzione straordinaria del bacino di carenaggio da 52.000 tonnellate sito nel porto di Palermo, anche per adattarlo a nuove esigenze operative della cantieristica navale siciliana. Il provvedimento richiede, in particolare, “indagini non distruttive sugli acciai, verifica di funzionalità degli apparati elettrici, meccanici ed elettromeccanici, di redazione dei particolari costruttivi e di editing specialistico”. Il bando di gara (con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: migliora rapporto qualità/prezzo) è stato pubblicato sul sito del dipartimento delle Attività produttive e aveva come scadenza lo scorso 8 maggio, prima di ricevere una proroga. Per i quindici lotti del bando sono stati messi a disposizione circa 1,6 milioni di euro.
L’iter del bando risale allo scorso anno. La prima tappa fa riferimento alla pubblicazione sulla Gurs del novembre scorso del decreto n. 3134/2S che indiceva l’indagine di mercato per individuare una lista di operatori economici specializzati nella produzione di servizi attinenti le attività di ristrutturazione navale. Il verbale di apertura delle busta, interamente pubblicato sul sito del dipartimento delle Attività produttive, è stato registrato il 4 maggio.

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