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Catania – Spiagge libere tra degrado e rifiuti. D’Agata: “Se sporcano colpa loro”

Desiree Miranda

Catania – Spiagge libere tra degrado e rifiuti. D’Agata: “Se sporcano colpa loro”

mercoledì 21 Giugno 2017

La n.3 presenta strutture fatiscenti e pericolose, con bagni off limits

CATANIA – Partita ufficialmente la stagione estiva nel Comune di Catania con l’apertura, dallo scorso 15 giugno, delle spiagge libere della Playa e nei giorni a seguire delle piattaforme in città. L’ultimo ad essere completato, secondo l’annuncio dell’Amministrazione etnea, sarà il solarium di fronte all’Istituto nautico questo fine settimana.
La partenza è quindi avvenuta con l’apertura delle spiagge libere, ma potrebbe essere definita falsa, date le tante lamentele dei cittadini che trovano le spiagge sporche, soprattutto, e prive dei servizi essenziali. Eppure dall’Amministrazione, proprio pochi giorni prima dell’inaugurazione, sostenevano che “attualmente gli operai stanno ultimando la sistemazione di spogliatoi, bagni e docce e la pulizia dell’arenile”.
Al di là degli annunci, comunque, dopo un nostro sopralluogo, le docce sono presenti e funzionanti solo da un paio di giorni e solo con acqua fredda, così come i bagni chimici da utilizzare al posto delle fatiscenti strutture che sarebbero nate per lo scopo, ormai troppi anni fa. Diversi i problemi che sembrano essere simbolo di disinteresse per la funzionalità della cosa pubblica ed espressione di una strategia turistica indirizzata verso il privato piuttosto che verso il pubblico.
Iniziamo dal fatto che le spiagge libere non sono segnalate ai passanti sul viale Kennedy a differenza dei numerosi lidi che fanno bella mostra di sé con cartelloni più o meno grandi e colorati. Le tre spiagge alla Playa sono quindi utilizzate, per la maggioranza, da catanesi che conoscono la zona e sanno esattamente dove andare. I parcheggi sono gestiti dalla società Sostare dalle 8 alle 20 al costo di un euro per i mezzi a due ruote e due euro per le automobili. L’unica spiaggia libera che in teoria sarebbe attrezzata, la n.3, in realtà presenta strutture fatiscenti e pericolose che sono state delimitate perché nessuno si avvicini. Idem per bagni, spogliatoi e docce, che sono stati sostituiti da strutture temporanee e che saranno portate via alla fine della stagione estiva. I bagni, però, risulterebbero talmente sporchi da far passare la voglia di andarci.
“Con i bambini è importante avere il bagno e questi non sono certo adeguati. La spiaggia è sporca e diciamo che non è proprio una situazione ideale. Di solito vado nei lidi infatti, ma potevamo stare solo due ore e ho preferito non pagare l’ingresso”, commenta una mamma con i suoi due bimbi, uno dei quali nel passeggino, mentre sta per lasciare la spiaggia libera.
Le spiagge pubbliche sono comunque dotate di una passerella lunga e nuova, che ha permesso alla mamma di avvicinarsi molto all’acqua senza problemi. Sulla sabbia e tutt’attorno, inoltre, la pulizia non brilla a causa sia dell’inciviltà di qualcuno che lascia i propri rifiuti sulla sabbia, sia a causa della pulizia non proprio accurata da parte degli addetti della Multiservizi che quest’anno ne hanno la gestione. Si trovano quindi legni e alghe che nulla hanno a che vedere con l’azione dei cittadini.
“Adesso è molto meglio, ci sono anche le docce e i bagnini, la settimana scorsa era tutta un’altra cosa”, afferma un gruppo di ragazzi ventenni che frequentano la spiaggia libera n.3.
“Mi risulta che la pulizia sia fatta ogni mattina prima dell’apertura, se poi i cittadini sporcano è colpa loro”, dichiara l’assessore al Mare Saro D’Agata. “Per quanto riguarda la segnalazione di legni e alghe solleciterò la ditta a fare meglio”, conclude.

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